Un esito elettorale incerto in Italia la prossima primavera potrebbe far aumentare la volatilità per l’Eurozona nel primo semestre del 2013. La previsione è di Johannes Jooste, head of strategy per l'Emea di Merrill Lynch Wealth Management, secondo cui però i timori non sono "enormi". Senza la presenza alla guida del governo di Mario Monti, ha spieagto, potrebbe esserci una situazione differente perché con l'attuale premier è molto più facile convincere i mercati.

La questione, ha aggiunto Jooste (che si è mostrato in linea col giudizio espresso di recente da Jim O'Neill, numero uno di Goldman Sachs AM), non riguarda tanto un fatto di leadership, ma che si prosegua sul cammino delle riforme messo in marcia dall'attuale Governo, "così come i mercati stanno prezzando”. Sulle prospettive economiche dell'Italia, l'esperto si aspetta una prima parte del 2013 non buona, prevedendo una svolta nel terzo trimestre. Questo miglioramento però, osserva Jooste, dipenderà anche dall'assistenza della Bce. Nello specifico, dai dati del team di BofA Merrill Lynch Global Research, presenti nel report, si evince che la banca d'investimenti statunitense prevede che il Paese resterà in recessione anche nel 2013, presentando un tasso di contrazione pari allo 0,9% e del 2% per il 2012.

Sul fronte obbligazionario infine, Jooste ha detto che Merrill Lynch Wealth Management, "nelle ultime due settimane" è diventata "un poco più propensa ad esporsi maggiormente" verso la parte della curva di rendimenti a medio termine, non eventualmente coperta dagli acquisti sul secondario della Bce. L'esperto ha quindi indicato come titoli attraenti quelli con scadenza fino a 5 e "forse" anche a 7 anni, ritenendo "confortevole" il livello del rapporto tra la volatilità e l'attuale prezzo pagato per i titoli italiani.