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USA, una vittoria di Trump farebbe bene alle azioni green

7/24/2024 | Redazione ADVISOR

Rahul Bhushan di ARK Invest Europe: “I dazi potrebbero avvantaggiare i titoli verdi domestici, e le tendenze storiche suggeriscono che questi ultimi potrebbero registrare buone performance anche sotto un'amministrazione repubblicana”


“La potenziale rielezione di Donald Trump nel novembre 2024 solleva degli interrogativi sul futuro della rivoluzione ambientale negli Stati Uniti”. Rahul Bhushan, global head of index di ARK Invest Europe, spiega che “tuttavia ci sono diverse ragioni per credere che l'impatto potrebbe non essere così serio come alcuni temono, e che la transizione verso l’energia pulita potrebbe continuar”.

 Innanzitutto, “sebbene Trump si sia assunto l'impegno di smantellare l'Inflation Reduction Act (IRA), il raggiungimento di questo obiettivo sarebbe molto arduo. L'IRA rappresenta la più grande legge di investimento ambientale nella storia degli Stati Uniti, con circa 380 miliardi di dollari destinati a progetti di energia green, incentivi per l'energia pulita, veicoli elettrici, carburanti sostenibili, efficienza degli edifici e molto altro. Questa ampia portata e i benefici che ne derivano hanno raccolto un significativo sostegno bipartisan. Le sovvenzioni e i crediti d'imposta previsti dall'IRA sono molto popolari, soprattutto negli Stati repubblicani, per il loro impatto sulla creazione di posti di lavoro e sulla crescita economica. Si prevede che l'IRA creerà oltre 80.000 posti di lavoro e genererà 98 miliardi di dollari di investimenti in 142 progetti annunciati. Inoltre, molti fondi sono già stati assegnati ai vari progetti, rendendone difficile il recupero. Smantellare una politica che sta producendo benefici tangibili sarebbe piuttosto rischioso”.

 

“Inoltre – continua l’analista - l’orientamento di Trump verso i dazi, in particolare sulle importazioni cinesi, potrebbe avvantaggiare i titoli statunitensi dell'energia verde. Imponendo dazi sui pannelli solari cinesi e sui relativi componenti, i produttori nazionali potrebbero trovare un ambiente di mercato più favorevole, potenzialmente in grado di aumentare la performance dei loro titoli. L'amministrazione Trump ha inizialmente imposto tariffe doganali del 30% sui pannelli solari, che Biden ha poi esteso con alcune esenzioni.  Queste tariffe mirano a contrastare i prezzi competitivi dei prodotti cinesi, fortemente sovvenzionati, che invadono il mercato globale a basso costo”.

 

Per esempio “aziende come First Solar (FSLR) hanno già beneficiato dei dazi in quanto attenuano il vantaggio di prezzo delle importazioni cinesi, potenzialmente incrementando la produzione e le vendite nazionali. Anche altre società, come SunPower Corporation (SPWR) ed Enphase Energy (ENPH), potrebbero registrare un impatto positivo, in quanto le sanzioni contribuiscono ad equilibrare il campo di gioco rispetto alla concorrenza. Ma anche se le politiche federali dovessero diventare meno favorevoli all'energia verde, le iniziative a livello statale e le dinamiche di mercato continueranno a guidare la transizione. Molti Stati hanno obiettivi e incentivi aggressivi per le energie rinnovabili: la California mira a raggiungere il 100% di elettricità pulita entro il 2045 e New York ha fissato l'obiettivo del 70% di energia rinnovabile entro il 2030. Queste politiche a livello statale assicurano che i progressi continuino a prescindere dai cambiamenti delle politiche federali. I progressi della tecnologia, in particolare dell'intelligenza artificiale, dovrebbero anzi accelerare ulteriormente la transizione verso le energie rinnovabili. L'intelligenza artificiale può ottimizzare le prestazioni e l'efficienza dei sistemi green, prevedere le esigenze di manutenzione e gestire in modo più efficace lo stoccaggio dell'energia. Poiché gli Stati Uniti puntano all'abbondanza energetica, è probabile che gli investimenti confluiscano in tutte le forme di energia, considerando anche che la redditività economica delle energie rinnovabili sta migliorando, grazie al calo dei costi”.

 

“Anche se un secondo mandato di Trump potrebbe porre degli ostacoli alla rivoluzione dell'energia pulita, è improbabile che l'abrogazione di politiche significative come l'IRA sia facilmente realizzabile. Al contrario, i dazi potrebbero avvantaggiare i titoli verdi domestici, e le tendenze storiche suggeriscono che questi ultimi potrebbero registrare buone performance anche sotto un'amministrazione repubblicana. Grazie alle forti iniziative a livello statale e alle forze di mercato, la transizione verso l'energia pulita dovrebbe continuare ad avanzare anche negli USA”, conclude Bhushan.

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