Tempo di lettura: 2min
5/22/2024 | Daniele Barzaghi
Imputazioni e condanne per odio, razzismo sistemico e molestie sessuali non saranno più una discriminante per diventate clienti di JP Morgan Chase.
L'azionista conservatore David Bahnsen, rappresentante di un trust familiare, aveva infatti chiesto spiegazioni alla prima banca statunitense riguardo a una sua presunta politicizzazione nel servizio di pagamento WePay, che applicherebbe criteri di esclusione ai clienti collegati a simili condotte.
Per giudicare il clima della campagna elettorale americana basti dire che l'istituto di credito ha dovuto ribadire che i servizi sono forniti a tutti "indipendentemente dai punti di vista politici, sociali o religiosi", con soddisfazione di Bahnsen.
Il consulente Jerry Bowyer, che rappresenta Bahnsen, ha aggiunto di aver apprezzato la recente dichiarazione “Non discriminiamo nessuno o nessun individuo in base alle sue credenze politiche”, espressa dall'a.d. James Dimon.
“Tutte queste recenti affermazioni sono segnali positivi del loro riconoscimento di quanto la finanza politicizzata sia un problema” è stata l'intepretazione di Bowyer.
Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione
Abbonati a prezzi speciali. La rivista sul tuo desk in ufficio
Scopri le categorie