I risultati del rapporto “SDG Reckoning” di M&G fotografano l’enorme portata della sfida che ci attende per raggiungere i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals o SDGs) e i loro rispettivi 169 ‘target’ entro il 2030, scadenza fissata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2015.

Il report, giunto oggi alla sua quarta edizione, rivela che solamente gli Obiettivi “Sconfiggere la povertà” (SDG1) e “Lotta contro il cambiamento climatico” (SDG13) hanno registrato un passo avanti: è scesa infatti la percentale di popolazione che vive in condizioni di estrema povertà a livello globale e, al contempo, il target di 100 miliardi di dollari di finanziamenti annuali delle Nazioni Unite, secondo le stime dell’OCSE, è stato finalmente raggiunto nel 20221.

Al contrario, gli obiettivi “Consumo e produzione responsabili” (SDG12) e “Pace, giustizia e istituzioni solide” (SDG16) hanno segnato una battuta d'arresto. Il loro raggiungimento è stato ostacolato da fattori quali uno sforzo insufficiente verso la decarbonizzazione dell’energia su scala globale, la contrazione dell’economia circolare e il deterioramento delle prospettive di pace a livello mondiale. Per quanto riguarda gli altri tredici obiettivi non si segnala nessun progresso significativo nel corso degli ultimi 12 mesi.

Nell’indagine di M&G di quest’anno vengono poi delineati tre ambiti legati agli obiettivi di sostenibilità nei quali gli investitori hanno l’opportunità di promuovere un reale cambiamento positivo:
· Contrasto alla crisi globale dei rifiuti e transizione verso un’economia circolare Attualmente solo il 7% dei materiali prodotti nel mondo è riutilizzato o riciclato, mentre il 93% delle risorse viene sprecato, perso o non è disponibile per il riutilizzo. Allontanarsi dal modello “take-make-waste” per implementare le cosiddette “3R” della sostenibilità - “riduci-riutilizza-ricicla” - non è mai stato così importante.
· Cambiamento climatico e perdita di habitat naturale Due crisi “planetarie” interconnesse che minacciano il benessere dell’uomo, la stabilità dell’economia globale e il funzionamento sostenibile del pianeta. Affrontare l’una senza l’altra rischia di compromettere il raggiungimento dei risultati necessari a superare entrambe.
· Sfidare la disuguaglianza di genere Pur a fronte di alcuni progressi, si stima che soltanto il 15% degli indicatori relativi alla Parità di genere (SDG5) saranno raggiunti entro il 2030. Al ritmo attuale, per colmare il divario globale di genere ci vorranno altri 131 anni". 

Uno degli autori del rapporto, Ben Constable-Maxwell, Head of Impact Investing di M&G Investments, ha così commentato: “Ancora una volta la nostra ricerca mostra che all'ambizione internazionale di realizzare l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite non corrispondono interventi adeguati. Nonostante i piccoli passi in avanti, raggiungere gli Obiettivi entro il 2030 esige un'azione ambiziosa e coordinata da parte di tutti gli attori coinvolti. A metà strada dalla scadenza del 2030 e alle battute finali di COP28, è il momento di riguadagnare il terreno perduto. In questa partita, gli investitori hanno un ruolo fondamentale da giocare impiegando i loro capitali per raggiungere gli Obiettivi e chiedendo alle imprese garanzie di un cambiamento reale e concreto".