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10/5/2023
Secondo una classifica stilata da Schroders i mercati azionari spagnolo, tedesco e danese sono i più virtuosi in base alle credenziali di sostenibilità, e anche l’Italia si posiziona tra i migliori con il punteggio più alto su più metriche. Come spiegano Duncan Lamont, head of strategic research, e Hettie Mccarthy, quantitative analyst – Schroders Systematic investments, Schroders, la classifica è stata stilata utilizzando uno strumento proprietario, SustainEx, modello che quantifica in costo/beneficio in dollari l’effetto di un’azienda o di un mercato sulla società, rapportato alle sue vendite per garantire la comparabilità. Fornisce un’indicazione della rilevanza finanziaria delle esternalità delle aziende e può essere utilizzato per valutare il rischio per gli utili aziendali se tali esternalità si riflettessero sulle aziende che le generano.
Il mercato azionario spagnolo guida la classifica con un dato del 3,3%: ciò significa che, in aggregato, le società quotate hanno un effetto positivo non riconosciuto sulla società pari al 3,3% del loro fatturato. In prospettiva, le previsioni di consenso indicano che i margini di profitto delle imprese spagnole saranno dell’11,3% nei prossimi 12 mesi. Ma se queste esternalità positive si concretizzassero in termini finanziari, la percentuale salirebbe al 14,6%. In termini monetari, per ogni 100 euro di ricavi, gli utili sarebbero di 14,60 euro e non di 11,30 euro, con un aumento del 29%. Non è una cosa da ignorare. A differenza della Spagna, le società della maggior parte dei mercati azionari hanno un effetto negativo sull’ambiente e sulla società. Se il costo in dollari di queste esternalità negative si riflettesse sui loro profitti, questi verrebbero falcidiati. Cosa c’è dietro il buon andamento del mercato spagnolo? Le sue grandi aziende di servizi e telecomunicazioni forniscono servizi preziosi per la società. Per esempio, i servizi di pubblica utilità forniscono acqua potabile, fognature e servizi igienici. Le aziende ovviamente generano reddito da questi servizi, ma i loro prezzi sono ben al di sotto del valore sociale. Alcuni servizi di pubblica utilità hanno anche un forte effetto negativo sull’ambiente – e il mercato spagnolo è solo il settimo migliore su questo fronte – anche se questo varia notevolmente da azienda ad azienda. Ma non sono solo le grandi aziende del mercato spagnolo a guidare le sue solide credenziali. Il mercato spagnolo è anche al secondo posto per quanto riguarda la mediana delle aziende.
Esistono solo pochi altri mercati azionari le cui esternalità nette delle aziende sono positive, e tra queste vale la pena sottolineare il mercato danese. Non solo si colloca al terzo posto quando si aggregano le esternalità nette di tutte le sue società, ma è anche al primo posto per la sua società mediana. Ed è l’unico mercato in cui le aziende, in aggregato, hanno un effetto netto positivo sull’ambiente. Quest’ultimo punto è in gran parte dovuto alla presenza del grande produttore di turbine eoliche Vestas.
All’estremità opposta della classifica si trovano i mercati azionari del Regno Unito e dei Paesi Bassi, entrambi con risultati ben peggiori rispetto al rivale più prossimo, l’India. Per entrambi i mercati, i costi non riconosciuti delle attività delle società quotate in borsa sono superiori ai loro profitti.
Come si posiziona l’Italia in questa classifica? Secondo l’analisi di Schroders, il mercato azionario italiano è uno dei soli sei in cui le esternalità delle società sono positive in aggregato. Si posiziona bene sia per le credenziali sociali, al quarto posto, sia per quelle ambientali, quinta. Si colloca, inoltre, al quinto posto in termini di azienda mediana. L'Italia risulta, quindi, tra i mercati con il punteggio più alto su più metriche.
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