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Fondi sostenibili, l’incertezza normativa pesa sui flussi

5/5/2023

Secondo i dati di Morningstar nel primo trimestre 2023 i fondi articolo 8 hanno raccolto oltre 25 miliardi di euro di mentre gli articolo 9 hanno registrato i più bassi afflussi di sempre, per un ammontare complessivo pari a 4 miliardi di euro


A poco più di due anni dall'entrata in vigore della SFDR, la regolamentazione dell’Unione Europea sulla finanza sostenibile, l'universo dei fondi classificati come "light green" (articolo 8) o "dark green" (articolo 9) continua ad evolversi, in un contesto caratterizzato da un lato da persistenti preoccupazioni di greenwashing e dall’altro dall'elevata incertezza normativa. È quanto rileva Morningstar nell’ultimo report trimestrale di aggiornamento sull’andamento di queste tipologie di fondi a fine marzo 2023, in cui sono stati esaminati aspetti quali i flussi, gli asset, i lanci di prodotti, le riclassificazioni dei fondi, gli obiettivi di investimento sostenibile.

 

L’elemento più importante da mettere in risalto è che il primo trimestre del 2023 è stato caratterizzato dall'implementazione delle norme tecniche di regolamentazione (RTS) del livello 2 dell'SFDR, che richiedono ai gestori patrimoniali di divulgare, nei documenti precontrattuali e nelle relazioni periodiche, maggiori informazioni riguardo all’approccio ambientale, sociale e di governance dei loro fondi, sui rischi di sostenibilità e sull’impatto. In vista di questo regime di divulgazione aggiornato e seguendo le nuove indicazioni normative, i gestori hanno quindi rivisto la classificazione dei loro fondi, e come evidenzia Morningstar il risultato è stato un’ondata di declassamenti da articolo 9 ad articolo 8 che ha colpito oltre 300 prodotti.

 

Entrando nel dettaglio dei dati, il report della società globale di servizi di ricerca e rating rileva che nel primo trimestre 2023 i fondi articolo 8 hanno raccolto oltre 25 miliardi di euro di nuovi capitali netti, il doppio rispetto al trimestre precedente, mentre di converso i fondi articolo 9 hanno registrato i più bassi afflussi di sempre, per un ammontare complessivo pari a 4 miliardi di euro, soprattutto a causa della recente ondata di declassamenti.

 

Il patrimonio complessivo dei fondi articolo 8 e articolo 9 è aumentato di oltre il 3% nel primo trimestre, raggiungendo i 4,9 trilioni di euro, spingendo la loro quota di mercato combinata a un livello record del 57%.

 

Il primo trimestre 2023 ha visto un rallentamento nello sviluppo dei prodotti, in parte a causa del difficile contesto macroeconomico, ma anche dell'incertezza normativa e dei timori di accuse di greenwashing.

 

Dalla revisione di Morningstar di gennaio, circa 300 prodotti hanno cambiato lo status SFDR e di questi più di 260 sono stati promossi da articolo 6 a articolo 8 mentre solo una dozzina di fondi sono stati declassati da articolo 9 a articolo 8. Secondo Morningstar l'ondata di declassamenti dei fondi articolo 9, iniziata nel terzo trimestre del 2022, è probabilmente terminata e potrebbe invece invertirsi, dopo che la Commissione europea ha chiarito in aprile che “non ci saranno requisiti minimi per gli investimenti sostenibili”.

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