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Un futuro a rischio per i consulenti finanziari

2/22/2024 | Francesco D'Arco

La qualità del servizio oggi è elevata. Per mantenerla diventa fondamentale lavorare su educazione finanziaria, tecnologia, aggiornamento professionale. E soprattutto sul ricambio generazionale.


“Vorrei sottolineare che l'unicità degli stati generali della consulenza finanziaria non si traduce in una contrapposizione agli altri eventi del settore. Ma certamente si tratta di un esperienza che a differenza di molte altre ha un unico obiettivo: mettere al centro il Consulente finanziario e dare voce alle sue esigenze”. Con queste parole Alfonsino Mei, presidente della Fondazione Enasarco, ha aperto l’evento gli Stati Generali della Consulenza Finanziario, appuntamento di due giorni che si svolge oggi (22 febbraio 2024) e domani a Firenze e che ha riunito una “selezione” di professionisti del settore.

Mei, nel suo discorso iniziale, ha voluto subito ricordare che l’appuntamento non nasce con l’obiettivo di riunire un numero elevato di persone, ma di voler promuovere uno spirito collaborativo che unisce idee e proposte di professionisti di qualità che siano rappresentativi non solo del mondo della consulenza finanziaria. E subito ha voluto ricordare i nomi dei professionisti che a Firenze si alterneranno sul palco: Gabriele Tavazzani (ceo Amundi Italia), Renato Loiero (Consigliere economico Presidenza del Consiglio), Marcello Presicci (Presidente Board FEDUF Fondazione per l’Educazione Finanziaria), Massimo Lapucci (Mercer Italia SIM Board Member), Cristina Catania (Senior Partner McKinsey & Company, Asset & Wealth Management), Marco Deroma (Presidente EFPA Italia), Fabrizio Alessandrini (Banca Mediolanum), Antonio Briganti (Azimut), Teresa Calabrese (BNL – BNP Paribas Life Banker), Luca Ghidini (Fideuram), Roberto Nannerini (Banca Patrimoni Sella & C), Elisabetta Trombatore (Banca Patrimoni Sella & C) e Nunzio Luciano (presidente EMAPI).

Ma il presidente di Enasarco ha voluto anche ringraziare gli ospiti che in sala si sono presentati come uditori, come ad esempio il segretario generale di Assoreti, Marco Tofanelli, che, come annunciato nel discorso di apertura degli Stati Generali sono figure fondamentali per raggiungere l’obiettivo dell’evento: promuovere l'innovazione all'interno del settore.

I primi temi a finire sul tavolo di discussione sono stati, fondamentalmente tre: l’impatto dell’Intelligenza Artificiale sul settore, la sfida dell’educazione finanziaria, l’evoluzione del servizio e l’aggiornamento professionale dei consulenti finanziari.

Sul fronte dell’AI ci ha pensato Tavazzani ha delineare la giornata tipo del consulente finanziario che dovrà imparare a governare la tecnologia per iniziare a offrire un servizio che sarà definitivamente in grado di “partire dagli utenti e non dalle nostre idee” nell’offerta di un servizio di pianificazione finanziaria. Una sfida che non riguarda solo i consulenti nel loro rapporto con i clienti, ma anche le sgr nella gestione del rapporto con il consulente finanziario. Una sfida che si deve affrontare con una consapevolezza: “i consulenti finanziari italiani sono i più preparati e professionali d’Europa, mentre gli altri mercati non sono minimamente simili al nostro”.

Gli ha fatto eco Catania che, nel suo intervento, ha ricordato la grande evoluzione che ha vissuto il mondo della consulenza finanziaria che è partita come industria che collocava i primi fondi comuni negli anni Ottanta per arrivare, invece, “progressivamente a costruire un impianto infrastrutturale e di allocazione progressiva degli asset che permette oggi alle famiglie di avere una gestione sostenibile del proprio patrimonio”, ha sottolineato la professionista di McKinsey che ha ricordato la crescente quota di mercato di un settore che oggi domina il mondo affluent e private.

Proprio per questo è fondamentale, ha sottolineato il presidente di Efpa Italia Deroma, che l’aggiornamento professionale evolva partendo dal presupposto che domani, visto anche il crescente ruolo della tecnologia, sarà fondamentale, in questa professione, non solo la qualità del singolo, ma la qualità del “team, perché non esiste più il consulente finanziario che sa tutto di tutto”.

Per questo la parola chiave per l’industria sarà “selezione”. La qualità è infatti più volte finita al centro del dibattito, soprattutto in seguito agli interventi di Renato Loiero e Marcello Presicci. Il primo, dopo aver offerto una panoramica sulla crescita del paese che dovrebbe riprendere nella seconda metà del 2024 per poi proseguire nel 2025, ha puntato l’attenzione sul tema dell’educazione finanziaria che, in seguito alla norma 237/2016 scritta dallo stesso Loiero, rimane il punto di partenza per garantire qualità. Ma proprio per questo, secondo il presidente del board FEDUF, oggi è centrale la selezione dei fornitori di educazione finanziaria. “In troppi ne parlano, ma non tutti sono all’altezza, per questo è fondamentale riconoscere la qualità anche in questo ambito”.

Una qualità che deve essere ricercata in primo luogo sul tema forse più delicato di tutto: il passaggio generazionale che travolge ormai gran parte dei clienti, ma anche in maniera importante il mondo dei consulenti. E su quest’ultimo aspetto è stata Cristina Catania a mettere un primo importante tassello al lavoro degli Stati Generali: affrontate con cura il passaggio generazionale tra professionisti per poter garantire anche in futuro la qualità di servizio che avete raggiunto. Una mancata gestione di questa sfida rischia di essere pericolosa per il futuro del settore.

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