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Azimut-UniCredit, gli effetti della partnership tra Orcel e Giuliani

3/4/2024 | Redazione ADVISOR

L'avvicinamento tra le due realtà continua a essere osservato speciale. Il giudizio negativo di Orcel sulla vendita di Fineco non è un segreto.


L'avvicinamento tra UniCredit e Azimut continua a essere osservato speciale, visto il potenziale di un eventuale matrimonio tra la seconda banca italiana e la più grande rete di consulenza ed sgr nazionale estranea a qualunque gruppo bancario o assicurativo (in foto il presidente Pietro Giuliani).

D'altronde il giudizio negativo espresso da Andrea Orcel sulla vendita di Fineco decisa dal suo predecessore non è un segreto. 

Giovedì prossimo, 7 marzo, Azimut presenterà i risultati 2023 e le aspettative degli analisti sono ottimiste, proprio a partire da questa alleanza. 

Il rapporto con UniCredit si è finora focalizzato sulla componente di sgr di via Cusani 4: dal 28 dicembre sono stati già autorizzati 12 fondi. E Azimut sembra destinato a essere uno dei soggetti che trarranno maggiori benefici dalla riduzione della quota di asset management storicamente affidata ad Amundi (stimata intorno all'80%): la partnership con la sgr italiana dovrebbe valere circa 3,85 miliardi di raccolta.

Il titolo Azimut sta infatti performando bene, con un rialzo superiore al 20% e una media superiore ai competitor; risultato notevole, considerate anche le storiche oscillazioni in Borsa, spesso lamentata dallo stesso Giuliani.

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