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Azimut, il 2024 fa rima con TNB Project

8/26/2024 | Redazione ADVISOR

Circa un mese fa, il ceo Paolo Martini ha comunicato che si è svolto il primo WM meeting del nuovo progetto. Il gruppo continua a puntare con forza sull’inserimento e la formazione delle consulenti


Il 2024, per Azimut,  fa rima con TNB Project. Circa un mese fa, Paolo Martini (in foto), ceo di Azimut Holding, con un post su LinkedIn corredato da un video, ha comunicato che si è svolto il “primo WM meeting del nuovo progetto TNB. Gruppo di grandi professionisti e grandi persone. Ci aspetta un nuovo viaggio entusiasmate. Semplificare per crescere”.

Nei giorni scorsi, lo stesso Poalo Martini, sempre tramite LinkedIn, ha rivelato i 12 ceo che guideranno le rispettive aree di business sul territorio: "Abbiamo iniziato il tour con la Lombardia e le sue 5 aree di business guidate da Fabio Arioldi (area 3), Gianluca Marchesini (area 4) Davide Pozzi (area 5), Riccardo Bellini (area 6) e Paola Zola (area 7) per spostarci poi a Torino con Welter Pucci  (area 1) e a Genova con Marco Rainero che segue i colleghi di area 2. Il tour è proseguito poi a Padova con Alberto Baldovin (area 8) e a Bologna con Milena Casadei (area 9) insieme a Mauro Massironi, CEO della Toscana, che coordina la squadra di area 10. Infine ci siamo spostati verso il sud Italia incontrando i colleghi di area 11 guidati da Emmanuele Ziantoni per finire nella splendida Bari con i colleghi di area 12 coordinati da Luigi Rubino”. 

“Tecnologia, persone, coraggio e passione sono le parole chiave della nostra nuova realtà”, conclude Martini.

Intanto Azimut continua a puntare decisamente sull’inserimento e la formazione delle consulenti finanziarie. Sempre Paolo Martini, attraverso LinkedIn, racconta alcuni aneddoti dell’EmpowerHer organizzato all’interno del progetto Azimut Women 545.

“La passione e la determinazione - scrive Martini - sono due caratteristiche che riassumono molto bene lo spirito con cui le donne affrontano il mondo del lavoro e non solo. Passione e determinazione che ho potuto toccare con mano anche all’EmpowerHer l’evento, dedicato alle consulenti finanziare, organizzato all’interno del progetto Azimut Women 545 nato due anni fa dall’idea di Riccardo Maffiuletti e grazie anche al lavoro di Simone Manferdini per coinvolgere le consulenti finanziarie della Macro Area 5 in una community al femminile. Woman545 è infatti un gruppo di lavoro che mira alla creazione di un network che possa valorizzare l’esperienza e le competenze delle professioniste per generare valore e promuovere lo sviluppo personale e professionale”.

Il manager sottolinea che “è stato un incontro ricco di spunti grazie alle tante testimonianze delle professioniste della finanza e dell’imprenditoria al femminile che si sono date il cambio sul palco per portare la propria esperienza, il talento e la voglia di mettersi in gioco perché è l’eterogeneità nei team e negli approcci a guidare il successo in ogni professione. Non a caso anche in quella della consulenza, un mondo per donne anche se oggi in Italia sono solo il 22% del totale in crescita di appena 458 professioniste in vent’anni”.

“La mia esperienza - conclude Martini - mi ha però insegnato che possono fare la differenza mettendo empatia, capacità di ascolto e adattabilità al cambiamento a servizio del cliente per dare valore alla relazione. Un progetto che sono sicuro farà la differenza dentro e fuori il nostro gruppo”.

Azimut, all’inizio del 2024, ha riunito i principali consulenti finanziari e i maggiori clienti. Una quattro giorni, in cui sono stati presenti manager e gestori entrati a far parte del team a stelle strisce di Azimut, che nelle Americhe ha il secondo mercato mondiale dopo l'Italia.  Al centro degli incontri diversi temi: elezioni, congiuntura, tassi, opportunità del listino americano e dei mercati privati. Incontri che hanno visto protagonisti accanto a Giorgio Medda, ad di Azimut Holding, gli esperti di investimenti alternativi Jeffry Brown, ceo di Aacp, il braccio americano di Azimut per i mercati privati e Michael Shedosky, il capo degli investimenti di Aacp, che ha da poco lasciato Morgan Stanley per il gruppo milanese. 

Delle opportunità di investimento sulle piccole e medie imprese americane hanno parlato tra gli altri David Cobin di Kennedy Capital, società acquisita qualche anno fa da Azimut per il suo track record trentennale nel settore Medium cap americane. Presente anche anche Highpost Capital, la società in cui l'asset manager milanese è socio a fianco dei fondatori Mark Bezos e David Moross.

 

 

 

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