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4/18/2024 | Daniele Barzaghi
“Banca Mediolanum pagherà agli azionisti, per il 2023, un dividendo da 70 centesimi ad azione; in crescita di 20 centesimi rispetto all’anno precedente. E annuncio già che per il 2024 punto addirittura a superare questa cifra: ne sono abbastanza certo, visto che il dato non dipenderà soltanto dalle commissioni – volatili per definizione – ma anche dai tassi di interesse che invece danno stabilità alla previsione” ha dichiarato Massimo Doris (a sinistra in foto), amministratore delegato di Banca Mediolanum, aprendo l’annuale assemblea degli azionisti del gruppo di Basiglio.
“L’utile netto è stato di 821,9 milioni di euro, il 62% in più del 2022. È il nostro record storico. Certamente abbiamo beneficiato dell’aumento dei tassi di interessi come tutte le banche, ma a differenza dei nostri competitor noi abbiamo visto aumentare del 6% le commissioni nette” ha rimarcato di fronte agli azionisti (i principali, in termini di capitale votante: FinProg Italia al 23,11%, Fininvest al 9,99%, Lina Tombolato al 9,93% e Lina Srl al 3,16%).
“L’effetto mercato ha portato benefici, ma non sarebbe stato determinante se fosse stato per la nostra azione che ha portato il margine operativo a 988 milioni di euro; il più ampio mai raggiunto” ha proseguito Doris. “L’industria ha visto 23 miliardi di uscite dal risparmio gestito, secondo i dati Assogestioni. Noi siamo in positivo per 4 miliardi. Un dato sì in calo rispetto all’anno precedente, ma a fronte di un mercato negativo faccio notare che abbiamo mantenuto il segno positivo”.
“I crediti erogati sono scesi a 3 miliardi, in calo di un quarto del valore rispetto al 2022, ma era immaginabile vista la diminuita richiesta causata dall’aumento dei tassi. E facendo meno mutui ci sono state anche meno polizze” ha evidenziato, anticipando un Roe del 25,7%, in netto rialzo rispetto al 17,4%. “Il nostro Return On Equity è aumentato del 20% in temini di media decennale. Un dato totalmente diverso rispetto al traguardo medio raggiunto mediamente dal settore bancario che è rimasto a una cifra (e quindi inferiore al 10%, ndr)”.
In ultimo Massimo Doris ha voluto chiudere la propria relazione ricordando i numeri di clienti e consulenti finanziari, alla base dei risultati economici ottenuti: “Abbiamo iniziato il 2024 con 1,8 milioni di clienti, 185.000 in più (+7%, ndr) rispetto all’anno precedente. La rete dei family banker è cresciuta invece di 150 professionisti, il 3% in più, su un totale di 4.576 advisor in Italia (6.216 contando anche la struttura spagnola, ndr). E cresce anche la parte più importante, formata da private banker e wealth advisor, da 807 a 846 unità”.
Dopo la sua relazione, l’assemblea ha approvato il rinnovo del cda fino a fine 2026: confermati Giovanni Pirovano (al centro nella foto) come presidente e come consiglieri Massimo Doris (qui il suo incontro con la stampa specializzata), Sara Doris, Paolo Gibello Ribatto, Giovanna Luisa Maria Redaelli, Roberta Pierantoni, Francesco Frasca, Carlo Vivaldi, Patrizia Giangualano, Francesca Reich, Anna Gervasoni, oltre a Giovanni Lo Storto e Giacinto Gaetano Sarubbi in rappresentanza della lista di minoranza.
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