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Azimut, la provocazione di Giuliani

10/29/2019

In occasione di ALI Expo, il patron del gruppo lancia la sfida al mercato. "Noi siamo abituati a prendere impegni che realizziamo. Questa è la scuola Azimut e questo è lo spirito che accompagna il nuovo piano industriale". Il segreto? Puntare sulle quattro "I".


La due giorni organizzata da Azimut e dedicata all’incontro tra risparmio gestito ed economia reale si è aperta con una provocazione firmata Pietro Giuliani. Il presidente del gruppo, nel dare il via ai lavori durante la conferenza di apertura di Azimut Libera Impresa EXPO, in programma oggi e domani (29 e 30 ottobre) a Milano Rho Fiera, ha ricordato infatti il lungo percorso compiuto dalla sua società in 15 anni di quotazione a Piazza Affari, sottolineando, soprattutto i risultati raggiunti grazie alla realizzazione “di tre piani industriali (2005-2009; 2010-2014; 2015-2019)” che hanno sempre mantenuto “le promesse annunciate perché noi siamo abituati a prendere impegni che realizziamo. Per questo non abbiamo mai previsto revisioni dei piani industriali annunciati e mai dichiarato ‘falsi’ obiettivi. Questa è la scuola Azimut e questo è lo spirito che accompagna il nuovo piano industriale".

Ma Giuliani si è spinto oltre e ha presentato alla platea presente al Centro Congressi Stella Polare uno dei pilastri della Azimut del 2024: i mercati privati e alternativi. “Almeno il 15% delle masse gestite da Azimut da qui a 5 anni saranno investite in private assets” ha spiegato Giuliani che però avverte: “questo è l’obiettivo ufficiale, ma noi di Azimut puntiamo ad un risultato ancora più importante. Puntiamo al 30% delle masse”. Una dichiarazione che ha scaldato gli animi della platea e ben chiarito lo spirito che accompagna ALI Expo: “mettere al centro di ogni progetto e di ogni portafoglio l’economia reale. Quello che 5 anni fa era un’opzione oggi è un must, un obbligo” ha ribadito il presidente di Azimut.

 

Gli ha fatto eco, durante i lavori di apertura, Marco Bonometti, Presidente di Confindustria Lombardia, che ha ricordato con forza il valore economico, per tutto il Paese, delle pmi, soprattutto nell’ambito manifatturiero. Ma come si può raggiungere un tale risultato? Ovvero, come si può generare il tanto osannato incontro tra risparmio gestito ed economia reale? La risposta emersa dalla tavola rotonda di apertura, che ha visto coinvolti Corrado Passera (amministratore delegato illimity) e Carlo Cottarelli (economista), Luca Peyrano (CEO e general manager Elite), passa dalle quattro “I”: Impegno, Impresa, Indipendenza, Innovazione

 

Ed è sulla spinta di queste quattro “I” che Azimut ha annunciato, a latere della conferenza inaugurale di ALI Expo, quattro nuove iniziative finalizzate a raggiungere l’obiettivo di 10 miliardi di euro di masse negli alternativi nei prossimi cinque anni: innanzitutto il Gruppo ha annunciato l’ingresso nel settore immobiliare e infrastrutture con la creazione di una nuova divisione di Azimut Libera Impresa Sgr guidata da Andrea Cornetti che lascia la carica di General Manager di Prelios Sgr per assumere in Azimut Libera Impresa Sgr il ruolo di amministratore delegato con deleghe sul business real estate e infrastrutture; in secondo luogo parte il nuovo fondo ITALIA 500, realizzato in collaborazione con P101, dedicato all’investimento in start up e PMI innovative e che è al momento in fase autorizzativa da parte delle autorità competenti; sempre nel campo del venture capital, Azimut inoltre annuncia una partnership con la piattaforma di innovazione B2B Gellify, in particolare Azimut e Gellify esploreranno la creazione di un fondo comune di investimento alternativo di tipo chiuso riservato alla clientela professionale o HNWI, che avrà ad oggetto l’investimento nel capitale di rischio di start-up “B2B Software as a Service” operanti prevalentemente in quattro principali verticali del mondo ICT; infine viene comunicato l’avvio di un accordo con la fintech londinese Wiserfunding che, basandosi su un algoritmo proprietario, sta rivoluzionando il mondo della valutazione del rischio creditizio per le piccole e medie imprese. 

 

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