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8/10/2016 | Marcella Persola
Presto ci sarà una rivoluzione bancaria. Non ha dubbi Ennio Doris (nella foto) presidente di Banca Mediolanum che nel corso di un'intervista al Corriere della Sera racconta come vede il futuro del settore bancario alla luce della recente crisi e dei problemi di redditività che interessano molti.
"Con una struttura di costi legata alla distribuzione fisica degli sportelli non ci sono possibilità di utili" precisa Doris che paragona gli sportelli bancari alle cabine del telefono "se non entra nessuno a che servono?" e spiega come sia necessario innovare il proprio modello di business e continuare a investire sulla tecnologia.
Per il presidente di Mediolanum nel futuro "le banche avranno zero sportelli e personale specializzato sul territorio per dare consulenza e risolvere problemi complessi, come un fido o un mutuo" . Una vera e propria rivoluzione, che comporterà riduzione del personale, ricerca di nuove fonti di reddito, come la gestione del risparmio, e naturalmente investimenti, soprattutto sulla tecnologia. "Oggi usi un'app per operare dal telefonino ma tra 4-5 anni sarà obsoleta e bisognerà rinnovarla" continua Doris.
Il presidente di Banca Mediolanum ha poi raccontato come la banca da lui presieduta abbia partecipato con 60 milioni totale ai fondi Atlante 1 e 2, nell'interesse nazionale e come il pacchetto di azioni di Mediobanca non sia in vendita. "nessuno può essere venditore di azioni Mediobanca oggi, perché sono sottovalutate...Passato questo inverno del sistema bancario i valori si riprenderanno, in particolare per le banche che sapranno adeguarsi. E uno che ha azioni Mediobanca l'ultima cosa che fa è vendere". Più chiaro di così.
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