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Patrimoni, quali reti di CF sono più cresciute in 12 mesi

9/5/2024 | Daniele Barzaghi

I network più grandi sono in accelerazione rispetto alle strutture con meno consulenti finanziari, ma la crescita percentuale rivela uno scenario più variegato


I principali 11 gruppi di consulenza finanziaria italiana rappresentati da Assoreti hanno superato nella prima metà del 2024 (sono appena stati ufficializzati i dati del secondo trimestre) gli 856 miliardi di euro, con un marcato incremento rispeto ai 748 miliardi di metà 2023.

Se tutte le società sono in crescita non c'è però omogeneità per quanto riguarda il tasso di aumento delle consistenze: i network più grandi appaiono in accelerazione rispetto alle strutture con meno consulenti finanziari, ma la crescita percentuale rivela uno scenario più variegato.

Dal punto di vista delle consistenze assolute, se FinInt PB (3,8 miliardi di euro di patrimonio; +0,6 in dodici mesi), Banca Widiba (8,6 miliardi; +0,8) e Credem (9,2 miliardi; +0,8) restano sotto alla soglia del miliardo di euro di nuove masse, non si discostano molto Zurich Bank (17,4 miliardi; +1,3) e BNL-BNP Paribas L.B. (11,3 miliardi; + 1,4); decisamente meglio è andata invece Credem Euromobiliare PB (39,1 miliardi; + 4,4).

Difficilmente analizzabile è invece il dato di Mediobanca Premier, che oggi vanta 31,8 miliardi di euro di patrimonio a fronte degli 8,9 dichiarati un anno fa dalla precedente CheBanca!.

Tra i gruppi maggiori stupisce l'andamento di Allianz Bank F.A. (73,4 miliardi; + 8,7 miliardi appena) che accumula ritardo rispetto alla più grande Banca Generali (97,9 miliardi; +10,6).

Fineco, che l'anno scorso era seconda, torna terza (113,9 miliardi; + 12,8) sorpassata una Banca Mediolanum (115,5 miliardi; +15,2) che ha fatto la differenza con offerte commerciali per diventare principale banca dei propri clienti (si pensi ad esempio alla necessità di accredita gli stipendi sui conti correnti del gruppo di Basiglio) e un posizionamento su una clientela sempre più patrimonializzata.

Regina per patrimoni resta il colosso Fideuram ISPB (in foto sotto il responsabile del network Andrea Ghidoni) in netta accelerazione (170,5 miliardi; +19,5), che si tira dietro una lenta Intesa Sanpaolo Private Banking (146,5 miliardi; + 8,9) e una piccola IW P.I. (7,7 miliardi; +0,6), portanto il totale del gruppo Fideuram a 334,2 miliardi di euro di masse totali. 

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I numeri assoluti premiano, come si diceva, le strutture più grandi (pur con differenti andamenti) ed è per questo utile evidenziare anche le variazioni percentuali. Escludendo di nuovo Mediobanca Premier (come indicato sopra) questa differente classifica consente una lettura parzialmente diversa.

In questo caso appaiono infatti più attardate Intesa Sanpaolo PB (+6% annuale), IW P.I. (+7,8%), Zurich Bank (+8% annuale) e Credem (+9,5%).

Con una crescita superiore al 10% vediamo invece Banca Widiba (+10,3%), Banca Generali (+12,1%), Fideuram ISPB (+12,5%), Credem Euromobiliare PB (+12,6%) e Fineco (+12,7%).

Tra le migliori crescite annuali per patrimonio figurano BNL-BNP Paribas L.B. (+14,1%), Banca Mediolanum (+15,2%) e il record di FinInt PB (+18,7%, in foto sotto l'a.d. Paolo Tenderini).

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