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Banca Generali, effetto Svizzera sul titolo

5/13/2024 | Redazione ADVISOR

BG Suisse Private Bank e gli utili annunciati settimana scorsa vengono premiati dai mercati. E sugli obiettivi oltre-confine...


Maggio è stato il mese del lancio delle attività oltre-confine di Banca Generali, con l’apertura a Lugano nella centrale Piazza della Riforma 3, della filiale a disposizione dei clienti e degli uffici della neonata società che ha ricevuto la licenza dalla Finma alla fine del 2023 (la prima ad una banca italiana dal 2009) e nei mesi passati ha avviato le fasi preliminari dell’operatività guidata dal CEO Renato Santi. L’obiettivo, dichiarato ad AdvisorOnline, è, da una parte, servire la clientela in Ticino con banker locali, offrendo i propri servizi di advisory, pianificazione e protezione patrimoniale, attraverso la propria ampia gamma di servizi di investimento e con il vantaggio delle sinergie costruite con la capogruppo Generali da quasi 200 anni sinonimo di garanzia e solidità in tutta Europa. Dall'altra offrire nuove opportunità alla clientela italiana che da tempo ha scelto di mantenere parte delle proprie posizioni diversificate sulla piazza elveticaDalla Svizzera la banca si attende una raccolta di 5-7 miliardi di euro nei prossimi 5 anni. Ulteriore linfa alla spinta del titolo.

Titolo che, dati alla mano, sembra essere stato premiato dai mercati. Da un lato, grazie all’apertura della sede svizzera di BG Suisse Private Bank. Dall’altro grazie ai risultati trimestrali comunicati al mercato il 9 maggio che hanno visto uno scatto dell’utile netto consolidato di 122 milioni, in aumento del 47% rispetto agli 83,1 milioni del corrispondente periodo dello scorso anno, battendo le stime degli analisti, grazie all’accelerazione dei ricavi, la spinta delle masse e all’efficienza operativa. Notizie che hanno portato il titolo della banca del Leone a mettere a segno un aumento del 10% da inizio maggio, sovraperformando sia l’indice azionario italiano sia quello europeo e posizionandosi al primo posto nella classifica degli “asset gatherer” italiani nei primi 10 giorni di maggio. In particolare Banca Generali da inizio mese ha generato un ritorno vicino al 9% seguita dal 6% di Anima, 4,5% di Fineco e al 4% di Azimut.

Un rally giustificato anche dal fatto che la realtà guidata dall’amministratore delegato e direttore generale Gian Maria Mossa si è detta ottimista sui prossimi mesi, dopo che la raccolta di aprile è risultata, secondo il report degli analisti, superiore alle previsioni per quantità e qualità della composizione. A questo punto, fanno sapere dalla società, l’obiettivo dei 6 miliardi a fine anno pare a portata di mano, andando a centrare gli obiettivi di flussi del piano triennale.  

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