Le classifiche di raccolta tendono a privilegiare i grandi gruppi, con i più ampi organici. I dati delle reti di consulenza finanziarie riportati mensilmente da Assoreti non si discostano da questa regola base anche se gli afflussi mensili non corrispondono mai davvero alla esatta gerarchia delle forze commerciali messe in campo.

 

Perché alla fine la performance dell’individuo, la capacità del professionista riesce sempre a fare la differenza, che si trovi a operare per un network vasto, per uno medio, uno piccolo o persino da solo, come nel caso dei consulenti finanziari indipendenti.

 

Per questo è sempre interessante analizzare anche la classifica di raccolta procapite dei massimi network di advisory in Italia rappresentati da Assoreti.

 

A ottobre (i dati sono stati appena diffusi) il gruppo Credito Emiliano, forte di due reti distinte come Credem Euromobiliare Private Banking e Credem, segnala complessivamente una raccolta procapite negativa da 60.000 euro (per i suoi complessivi 1.148 cf).

 

In campo positivo Zurick Bank con 34.000 euro di raccolta media per ognuno dei suoi 1.045 consulenti finanziari, Banca Mediolanum con 45.000 euro procapite per 4.378 family banker, la rete di Bnl-Bnp Paribas con 61.000 euro per 663 life banker e Banca Widiba con 70.000 euro per 568 financial advisor.

 

Una raccolta media a sei cifre a sei cifre è stata invece raggiunta da FinInt PB con 114.000 euro per 192 banker e per la coppia Fineco (2.965 cf) e Banca Generali (2.264 cf) appaiate con una raccolta procapite pressocché identica, pari a 137.000 euro.

 

Il podio è invece raggiunto da Che Banca! con 161.000 euro di afflussi medi per 571 consulenti finanziari, da Allianz Bank F.A. (regina mensile de gestito, ndr) con 182.000 euro per 2.219 financial advisor, col primato del gruppo Fideuram (in foto l'a.d. Tommaso Corcos) con 209.000 euro di raccolta procapite su 6.652 professionisti dell’advisory.