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Liquidità, bruciati 50 miliardi in tre mesi

12/27/2022

A fornire questa fotografia è uno studio recente del Centro Studi di Unimpresa che rivela un ritorno ai livelli del 2021 in un trimestre.


Per la prima volta dopo tre anni la liquidità degli italiani si riduce. Ma non per favorire gli investimenti. Bensì per rispondere al ritorno dell’inflazione. E in particolare al “caro-bollette”. A fornire questa fotografia è uno studio recente del Centro Studi di Unimpresa che rivela come tra luglio 2022 e ottobre 2022, secondo l’analisi dei dati della Banca d’Italia, la liquidità delle famiglie sia passata da quota 2.097 miliardi di euro a quota 2.047 miliardi. Si tratta di una riduzione di circa il 2,4% sul trimestre che brucia praticamente tutti i risparmi accumulati nel corso del 2022, riportando il totale della liquidità ai livelli di ottobre 2021.

 

Il calo maggiore ha riguardato i conti corrente che sono passati dai 1.497 miliardi di luglio 2022 ai 1.452 miliardi di ottobre. In lieve calo anche i pronti contro termine che sono scesi da 106 a 101 miliardi. 

 

Rispetto alla fine del 2019 rimane ancora importante la quota di risparmio accumulato ma questa inversione di tendenza è un segnale da tenere sotto controllo anche da parte dei consulenti finanziari.

 

Foto di Jp Valery su Unsplash

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