Nuovo capitolo dei leader della consulenza di domani a cura di Paolo Martini. Questa volta, l’amministratore delegato e direttore generale di Azimut Holding, dedica il suo nuovo post su LinkedIn a Caterina Cornago e Massimo Meraviglia.

Martini scrive che “formano un team appassionato, affiatato, che coniuga predisposizioni diverse e competenze complementari fra loro. Caterina inizia il suo percorso professionale come asset manager nel 1987 per poi approdare, nel 2001, al Private Banking. Qui scopre la sua vocazione: la consulenza finanziaria. Creare la propria rete di clienti però non è facile soprattutto se ti trovi a gestire gli effetti di una crisi come quella dell’11 settembre. Non è solo una questione di performance e rendimenti ma anche un fatto relazionale. Caterina però grazie anche alla sua naturale empatia riesce a costruire quel rapporto di fiducia che da più di 20 anni la lega ai clienti che gestisce insieme a Massimo".

“Massimo - ricorda il manager - inizia il suo percorso professionale nel mondo assicurativo nel 1997 per poi approdare nel Private Banking nel 2001 nello stesso gruppo da cui era appena uscita Caterina. È il caso, non si incrociano. Massimo ha una naturale e spiccata empatia che, come dice Caterina, è già nel cognome (Meraviglia). La cortesia, la professionalità e il sorriso aperto e sincero, convincono Caterina a proporgli di entrare a far parte del team private che coordina nel 2006. Caterina capisce subito che Massimo è portato sulle tematiche Corporate di cui comprende le dinamiche e le potenzialità. Lo segnala ai suoi superiori per un ruolo ‘tailor made’ che svolgerà con successo sviluppando competenze in autonomia che gli permetteranno di guadagnarsi con tanto lavoro e impegno la stima e la fiducia di molti primari imprenditori”.

“Durante quegli anni - prosegue Martini - si scontrano però con logiche che non condividono. Caterina capisce che per continuare a tutelare i patrimoni, i progetti e il futuro dei suoi clienti deve cambiare e con coraggio inizia così una nuova avventura. Anche Massimo sente di non riuscire a confrontarsi liberamente con gli imprenditori che spesso gli vengono presentati semplicemente per sostenere altri colleghi. Ma lui, proprio per affiancare al meglio gli imprenditori, ha sviluppato negli anni una rete esterna di conoscenze, studi professionali e consulenti, dei quali ottiene la stima e la fiducia per soddisfare gli imprenditori che incontra. Ha cercato da solo le soluzioni che non riusciva a trovare all’interno della struttura in cui lavorava. Nel 2014 passano insieme a un gruppo internazionale ma nel 2019 raggiungono Azimut trovando un ambiente favorevole al lavoro in Team. Sono entusiasti di poter finalmente lavorare fianco a fianco come una sorta di family office”.

“Il loro desiderio - conclude Paolo Maetini - era trovare una realtà che offrisse loro la possibilità di sostenere le aziende con la gamma più completa di strumenti di ‘equity’ e di ‘debito’ potendo anche diversificare i partner bancari con i quali collaborare e soprattutto rendersi parte attiva nel segnalare opportunità di business sia ai clienti che alla stessa azienda di cui sono partner orgogliosi ed entusiasti”.