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3/16/2017
“L'effetto combinato delle indicazioni di Janet Yellen e della vittoria del premier Rutte nei Paesi Bassi consiglia acquisti sui titoli di stato europei, in particolare sulla Francia e sui periferici”. E' questa l'analisi di Rocco Bove, responsabile obbligazionario di Kairos, sul mercato dei titoli governativi all'indomani del voto olandese e delle decisioni del Fomc sui tassi americani. “Doppia luce verde per i titoli governativi da Fed e Olanda. Dalla Federal Reserve, scontato il rialzo dei tassi, è arrivato un discorso più morbido delle attese. Da Amsterdam - dove le elezioni non erano tanto rilevanti in sé, visto il sistema elettorale proporzionale, quanto per misurare il sentiment anti-UE e anti-euro - è arrivato un segnale di contenimento di queste forze, significativo in chiave Francia", visto che il paese andrà alle urne in primavera.
“Con questi elementi a indirizzare il mercato - aggiunge il responsabile obbligazionario di Kairos - c'è da aspettarsi un obbligazionario ben impostato, con i paesi emergenti favoriti dall'atteggiamento Fed e con una sovraperformance di Francia e dell'Europa periferica. Ma, ed è questa la particolarità odierna visto l'impatto combinato dei due fattori (Fed e Paesi Bassi), con il mondo dei tassi comunque forte grazie alla Fed, è difficile attendersi che i periferici abbiano la forza per restringere lo spread in misura significativa, a meno di non scoprire a posteriori che nel Bund fosse implicitamente nascosto un premio di cautela pre-elettorale".
Nelle prime battute, il rendimento del Bund decennale sale a 0,44% (da 0,41) mentre scende a 1,03% quello del pari scadenza francese. Lo spread Oat-Bund si restringe dunque sotto i 60 punti base. Sostanzialmente stabile il Btp 10 anni a 2,27%, con spread in calo a 183 punti.
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