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M&G, l'equity non deve spaventare

2/26/2015 | Massimo Morici

L'Italia si conferma il secondo mercato in Europa per la società britannica. E per il 2015, durante un incontro con i consulenti (ex-promotori), arriva l'invito a....


Con una raccolta di 4,4 miliardi di euro nel 2014, M&G Investments vede salire a 14,2 miliardi le masse in gestione nel nostro paese che diventa così per la società il secondo mercato in Europa dietro il Regno Unito. A illustrare i dati è Matteo Astolfi (nella foto), director Italy di M&G Investments, durante un incontro con i consulenti (ex-promotori).

 

Al meeting ha partecipato anche Juan Nevado, gestore del fondo M&G Dynamic Allocation che ha illustrato la strategia di investimento nel 2015: "Il nostro stile di gestione - spiega Nevado - enfatizza l'emotività sui mercati e tendiamo a non dare un peso eccessivo alle previsioni degli economisti. Gli investitori vogliono proteggere il capitale e non hanno fiducia nell'equity soprattutto in Europa, dove però arrivano buone notizie per le azioni: i bassi prezzi del petrolio daranno una spinta ai consumi, sta migliorando la fiducia dei consumatori e la Grecia fa meno paura".

 

Quanto alle scelte di investimento, il gestore ha sottopesato il reddito fisso coerentemente con una visione strategica che predilige l'azionario. "La posizione maggiore - prosegue - è verso l'equity Europa, soprattutto Germania e Spagna, che mostrano prezzi più attraenti e ci piace molto anche il Giappone. In Asia preferiamo però Corea e Hong Kong. Negli USA, invece, privilegiamo i bancari e abbiamo una selezione di titoli tech. Abbiamo anche selezionato un piccolo paniere di titoli energetici perché siamo convinti che i prezzi torneranno a crescere". 

 

Nel reddito fisso, invece, Nevada preferisce i titoli corporate a tripla B, i titoli governativi spagnoli e portoghesi, e i titoli emergenti di Messico, Sud Africa e Australia, Indonesia e Brasile. Come copertura il gestore ha preso una posizione short sui Bund, Treasuries e governativi del Giappone.

 

Sul fronte delle valute, oltre all'euro, con un'esposizione del 75%, il fondo è posizionato per il 31% in dollari e in misura minore in alcune valute europee e asiatiche (rupia indiana, sterline britanniche e rupia indonesiana).

 

Parlando dei principali rischi, il gestore di M&G, infine, ha segnalato un rischio bolla nel reddito fisso, ecco perché "le azioni sono più sicure, anche se gli investitori sono ancora, in parte, convinti del contrario". 

Lo scorso anno il fondo M&G Dynamic Allocation ha registrato una performance del 10% e nel solo mese di gennaio 2015 un rendimento di +4,5%.

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