Tempo di lettura: 3min

Federpromm scende in campo in difesa di Enasarco

6/4/2014

L’associazione guidata dal segretario Manlio Marucci esprime cautela sulla richiesta avanzata da Anasf e altre associazioni di categoria


"E' necessario essere cauti e molto prudenti prima di esprimere giudizi trancianti sulla richiesta di commissariare la Fondazione Enasarco ed azzerare l'intero cda da parte di alcune associazioni che, stranamente, proprio nel loro storico hanno sempre avuto comportamenti non proprio coerenti circa la posizione sul ruolo istituzionale svolto dalla stessa Fondazione. Soprattutto ora che le notizie sono pompate dai media -  non ultima la trasmissione di Report di lunedi 2 giugno - e dal clima di incertezza che coinvolge il nuovo processo di riforme che  la classe politica emergente si accinge a cambiare nel nostro paese". Così si esprime Manlio Marucci (nella foto), segretario della Federpromm-Cil, in merito alla notizia della richiesta di commissariamento di Enasarco da parte di Anasf e altre associazioni di categoria.  

"In realtà - precisa il segretario della Federpromm - la dinamica delle relazioni sulla gestione dell'Enasarco, come tra l'altro si evidenzia per quasi tutte le casse di previdenza, ha ragioni profonde e strutturali che richiamano responsabilità oggettive sulla classe politica precedente, sul modo di come sono nominati i componenti degli organi, l'attribuzione delle consulenze, gli assetti statutari e regolamentari,la scelta del management (a volte senza seguire criteri di competenza e professsionalità), le azioni di lobbing intraprese dai sindacati ed associazioni che governano tali enti (nessuno escluso) e certamente non trascurando gli interessi e le logiche sottostanti che riguardano la gestione di risorse finanziarie e del vasto patrimonio immobiliare".  

"E' facile - sostiene Marucci - abbaiare ora dopo che i buoi sono scappati dal recinto e allora c'è da chiedersi: questo “road show” a chi serve, a quali logiche ed interessi risponde? Perché ora e non qualche tempo fa ? Chi vigilava su tali istituzioni? Le commissioni parlamentari sono ed erano a conoscenza della situazione dell'Ente, anche i magistrati contabili di controllo sull'ente e non solo di Enasarco. Allora perché si sbraita tanto adesso senza tener presente che la fondazione ha nei confronti degli iscritti servizi e tutele che altre strutture non offrono? Si veda ad esempio la copertura sanitaria, le borse di studio, l'accantonamento del firr, il contributo di solidarietà, le prestazioni previdenziali (non si dimentichi che il 50% dei contributi sono a carico del datore di lavoro) - per quanto ridicole - ma sempre complementari a quelle dell'Inps".

"Certo - conclude Marucci -  che occorre un ripensamento sui nuovi modelli di gestione di tali enti, soprattutto sulle nomine e sul conferimento di incarichi di responsabilità decisionali quando si trattano miliardi di euro derivanti dai versamenti degli iscritti e allora spetta agli stessi iscritti con elezioni dirette scegliere i propri rappresentanti nella compagine della governance di tali enti. E non è con la richiesta di commissariamento che si risolvono i problemi di fondo che regolano il loro funzionamento. Federpromm ha sempre avanzato che per superare tali ostacoli occorre applicare il criterio del "checks  and balances": sarebbe un eccellente deterrente contro le superficiali affermazioni sentite e circolanti in questi caldi giorni di tarda primavera".

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?