Dopo aver lanciato sul mercato gli Uffici di Consulenti Finanziari (ex-promotori finanziari) Associati, Banca IPIBI annuncia l'avvio di quella che l'amministratore delegato Lucio De Rocco e il direttore mercato Antonio Marangi hanno definito la Fase 2. Una fase che trasforma definitivamente Banca IPIBI in "una banca di consulenza finanziaria, una banca che porta sul mercato un modello di consulenza unico e diverso da tutti i modelli oggi proposti dalle altre società del settore" afferma De Rocco che non ha dubbi: "da oggi possiamo affermare che quando si parla di consulenza non abbiamo competitor".

 

Un modello che si distingue dal resto del mercato per modalità di elaborazione del consiglio, per l'attività di monitoraggio e per la remunerazione: la consulenza della banca diventa a tutti gli effetti fee only.

 

Secondo quanto annunciato da De Rocco e Marangi, il contratto di consulenza prevede una fee che è modulabile sulla base della complessità del portafoglio del cliente. Banca Ipibi non applica, quindi, una fee che si riduce con l'aumentare del patrimonio gestito, ma una commissione che si adatta alle difficoltà che il servizio di consulenza deve affrontare. E, soprattuto, al cliente "retrocediamo le commissioni che riceviamo dalle case prodotto". In una parola la consulenza "non è più un costo aggiuntivo" spiega Marangi "ma un servizio che la clientela è disposta a pagare perché ne riconosce il valore".

 

Sugli obiettivi numerici della Fase 2 Banca Ipibi non si sbilancia, "preferiamo non vincolare i nostri progetti a politiche di budget sterili" spiega De Rocco che però annuncia, "stiamo procedendo nel nostro percorso che culminerà nella fase 3: la quotazione". Quando? "Oggi sarebbe presuntuoso annunciare una data per la quotazione, ci sono tatnte variabili, non ultima l'andamento dei mercati" risponde De Rocco, "appena ci saranno le condizioni procederemo però con la fase 3".

 

TI INTERESSA L'ARGOMENTO? PARTECIPA AL DIBATTITO SULLA CONSULENZA FINANZIARIA COLLEGANDOTI AD ADVISORPROFESSIONAL