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11/13/2012 | Redazione Advisor
Le economie in Cina e America, che insieme rappresentano almeno un terzo dell'economia globale, sembrano andare notevolmente meglio. "Speriamo i legislatori non compiano disastri". Jim O'Neill (nella foto), numero uno di Goldman Sachs Asset Management, aveva già commentato il risultato elettorale negli USA con una semplice spiegazione: "Gli americani hanno scelto il male minore".
"Molti professionisti e businessmen volevano a tutti i costi Mitt Romney alla Casa Bianca. Ma alla fine i repubblicani hanno mantenuto posizioni molto critiche e aggressive nei confronti della Fed e dell'attuale politica monetaria", aveva aggiunto. Nel nuovo commento, scrive che, per quanto preoccupante la situazione sul mercato, l'opzione risk off ha la responsabilità maggiore, guidata dal breakdown di S&P. "Sono abbastanza certo che la calma non durerà troppo. E senza un senso di dramma, il Congresso non avanzerà un accordo credibile".
Il problema del fiscal cliff, in America, e quindi la questione del mix da 600 miliardi in benefici fiscali in scadenza e tagli automatici della spesa pubblica, resta attuale. "Washington è ancora un blocco di marmo, mentre il resto dell'economia sembra muoversi lentamente nella giusta" ha sottolineato O'Neill.
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