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Cina, per Fitch nessun "hard landing"

10/19/2012

La crescita registrata nel terzo trimestre è in linea con l'attesa di rallentamento della crescita reale nel range 7%-8% stimata nel periodo 2012-2014.


Il tasso di crescita registrato dal Pil cinese nel terzo trimestre 2012 (+7,4% annuo) non sorprende affatto gli esperti di Fitch Ratings.

 

"La crescita registrata nel terzo trimestre - rimarca la nota diffusa dall'agenzia di rating - è in linea con la nostra attesa di rallentamento della crescita reale nel range 7%-8% stimata nel periodo 2012-2014", inferiore rispetto al ritmo tra il 9% e il 10% tenuto dal 2008 al 2011.
L'attuale rallentamento risulta comunque molto meno brusco di quello avvenuto durante la crisi finanziaria mondiale quattro anni fa e Fitch continua a pensare che l'economia cinese eviterà un "hard landing" (atterraggio duro), ma nel lungo termine avrà bisogno di riequilibrare ulteriormente la sua economia verso il consumo al fine di ridurre gli squilibri pur mantenendo la crescita e le aspettative di inflazione.

 

Riequilibrio economico verso i consumi

"Un modello di consumo più forte - rimarca Fitch - a discapito della produzione industriale pesante si inserisce all'interno di un progressivo processo di riequilibrio economico, anche se è troppo presto per concludere che questo processo procederà rapidamente e senza intoppi.
 A settembre Fitch aveva rivisto al ribasso le stime sul gigante asiatico per il 2012 portandole a +7,8% dal +8% indicato in precedenza. Fitch rimarca che la Cina ha ampio margine di flessibilità politica e pensiamo che stimolo fiscale sarà modesto con le autorità cinesi che sono consapevoli dei rischi di rapida crescita del credito così come di indebolimento del sistema bancario. Tuttavia, l'agenzia di rating stima che lo stimolo potrebbe essere sufficiente per contribuire ad aumentare la crescita verso l'8% entro la fine dell'anno e sostenere un tasso di circa il 8,2% nel 2013.

 

Crescita ai minimi a oltre 3 anni

Il Pil cinese è cresciuto nel terzo trimestre al ritmo del 7,4% annuo dal +7,6% fatto segnare nel trimestre precedente, segnando il ritmo di crescita più basso dal primo trimestre 2009. Le vendite al dettaglio di settembre hanno visto l'incremento maggiore su base annua da marzo e la produzione industriale è aumentata del 9,2% su base annua. Buoni anche gli ultimi riscontri dalla bilancia commerciale di settembre: le esportazioni sono salite del 9,9%, in miglioramento rispetto al +2,7% di agosto. Sono salite anche le importazioni, +2,4% contro il calo del 2,6% di agosto. Il surplus commerciale è risultato in espansone a 27,67 miliardi di dollari dai 26,7 mld di agosto.
 A inizio settembre Pechino ha annunciato un programma di stimolo che coinvolge vecchi e nuovi progetti di agricoltura, energia e trasporti, con particolare attenzione alle infrastrutture ferroviarie. "Tuttavia, queste nuove misure potrebbero comportare bassi ritorni economici - commenta Fitch - con le ferrovie che sono uno dei settori più improduttivi in Cina e i progetti infrastrutturali richiedono tempo per essere realizzati". 

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