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9/26/2012
La recessione non si ferma. Anzi, si sta «intensificando».
Lo dice Standard & Poor's in un rapporto tagliando ancora le stime dell'economia dell'Eurozona per il biennio 2012-2013, abbassando i valori già critici espressi a luglio scorso. Per l'anno in corso l'agenzia prevede un calo del Pil dello 0,8%, rispetto al -0,7% di luglio, e per il 2013 cancella il segno più (+0,3%) prevedendo una crescita zero. Ancora peggiori le revisioni per il Pil della Spagna con una stima per il 2013 che passa da -0,6% a -1,4%.
IN ITALIA- Quanto all'Italia, S&P parla di una «recessione più profonda» mentre non mancano i segnali preoccupanti per la Francia che viene vista «impantanata» senza nessun crescita. «Gli ultimi indicatori economici continuano a dipingere un quadro fosco per l'Europa. I dati confermano che l'area sta entrando in un nuovo periodo di recessione, dopo tre trimestri di crescita negativa o stagnante dall'ultimo trimestre del 2010. Le prospettive continuano tuttavia a variare da paese a paese», ha affermato Jean-Michel Six, capo economista di S&P per l'Europa, Medio Oriente e Africa.
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