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Scende il pessimismo tra i gestori

5/11/2012 | marco.gementi

Nel recente sondaggio di Morningstar a cui hanno partecipato19 delle principali società di diritto italiano ed estero operanti sul territorio si nota un aumento del pessimismo dei gestori rispetto ai primi mesi dell'anno.


Nel recente sondaggio di Morningstar a cui hanno partecipato 19 delle principali società di diritto italiano ed estero operanti sul territorio si nota un aumento del pessimismo dei gestori rispetto ai primi mesi dell'anno.
Il risultato del sondaggio opera uno screening per aree geografiche mostrando le possibili riallocazioni di portafoglio.


Europa
La situazione resta critica soprattutto per quanto riguarda Grecia, Spagna e Portogallo. I gestori ragionano anche sui possibili nuovi equilibri politici, dopo le elezioni in Francia e in alcune regioni tedesche. L’austerità minaccia la crescita, in un contesto recessivo che rappresenta un rischio a livello globale. Per queste ragioni, è aumentato il numero di pessimisti dal 23% di aprile al 31,6% a fronte di un ulteriore calo degli ottimisti al 26,3%.
 

Italia
Le previsioni per l’Italia non differiscono da quelle europee, avendo gli stessi problemi dei Paesi periferici.
Rispetto ad aprile, la percentuale di fund manager che prevede un apprezzamento di Piazza Affari nei prossimi sei mesi è scesa pesantemente dal 52,9 al 31,6%. 


Usa
La situazione è migliore rispetto all’Europa grazie alla crescita degli utili delle imprese, ma servono ulteriori conferme, in particolare dal mercato del lavoro. La maggior preoccupazione dei gestori riguarda, però, il debito pubblico, in quanto difficilmente verranno prese decisioni sulla riduzione prima delle elezioni presidenziali del prossimo 6 novembre. A Wall Street, l’attenzione è puntata sulla prossima quotazione di Facebook, prevista il 18 maggio per capire se rappresenterà un punto di arrivo del rally degli ultimi mesi. In tale contesto, oltre la metà dei gestori prevede l’oscillazione delle quotazioni intorno agli attuali livelli, mentre gli ottimisti sono il 31,6%.

 

Giappone
Dopo un buon primo trimestre, la Borsa di Tokyo è tornata a fare i conti con la forza della divisa locale e il rallentamento della crescita cinese. I gestori hanno dunque rivisto le loro previsioni per il mercato azionario. Gli ottimisti sono scesi dal 52,9 al 36,8%. Oltre la metà degli intervistati si attende un andamento laterale intorno agli attuali livelli.

 
Cina
I gestori continuano ad essere ottimisti sui mercati asiatici, che saliranno per il 52,7% degli intervistati. Il rallentamento della Cina non è considerato un hard landing dal momento che si stima un incremento del Pil tra il 7 e l’8,5% nel 2012.  Le autorità cinesi hanno reagito a sostegno della domanda di fronte a una riduzione dell’incremento delle esportazioni. Resta, comunque, il problema della bolla immobiliare. I gestori ragionano inoltre sul rinnovo dei vertici del Partito comunista, che dovrebbe avvenire entro fine anno. Alla nuova squadra spetteranno importanti riforme in ambito finanziario e fiscale. 

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