“Un poke, innovazione e generazione Z”. Questo è il titolo dell’ultimo post su LinkedIn di Paolo Magnani, coordinatore strategico dell'area wealth management del gruppo Credem, in cui spiega come meglio approcciarsi alle nuove generazioni.

La sue riflessione parte da questa domanda: “Come si fa a capire come coinvolgere le nuove generazioni sul tema dell'innovazione e dell'educazione finanziaria (e non solo)? Ho avuto il piacere di confrontarmi con alcuni giovani colleghi, Lorenzo Oltolini, Silvio Ventre, Pietro Sostero, Andrea Marmiroli, durante un pranzo veloce nella nostra sede di Corso Monforte. Una conversazione molto ‘libera’, fatta davanti a un poke, in cui ho ascoltato molto e parlato poco. Non è da me (parlare poco...) ma per capire come guardare al futuro con gli occhi di ragazzi che appartengono alla generazione Z bisogna essere in grado di pensare con un approccio ‘nativo digitale’”.

Magnani racconta che “mi hanno spiegato, ad esempio, perché loro vorrebbero avere a disposizione prodotti e servizi creati nativamente per loro e non semplicemente ‘adattati’ a loro, una generazione che vive di velocità e di scelte multiple fatte in poco tempo. Uno di loro ha chiuso quattro App in 20 minuti perché c'era qualcosa che non gli piaceva… anche solo un particolare. E' stata una discussione vivace, che ha confermato che il primo vero passo per ‘coinvolgere’ sia ‘ascoltare’".  

“Ma perchè questo coinvolgimento delle nuove generazioni dia pienamente i suoi frutti, credo sia anche necessario avere poi il coraggio di investire con convinzione su di loro. Io ho intenzione di farlo”, conclude il coordinatore strategico dell'area wealth management del gruppo Credem.