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Fondi: commissioni ancora troppo care

1/5/2012 | andrea.giacobino

In uno scenario di tassi al minimo e di ritorni sugli investimenti in maggiore contrazione, i costi finali rischiano di mangiare i guadagni dei sottoscrittori


Le commissioni che vengono riconosciute agli asset manager europei sono le stesse corrisposte nel 2008, nonostante nel mezzo ci sia stata la grande crisi. Lo sostiene uno studio della società di consulenza Mercer mentre l'Efama, organismo associativo europeo che raggruppa le società di gestione, ha stabilito che le fees medie rappresentano l'1,8% degli asset per i fondi azionari, l'1,6% per gli absolute return, l'1,4% per i fondi bilanciati e l'1,2% per i prodotti obbligazionari.


Di queste somme, osserva però l'Efama, oltre la metà viene corrisposta a distributori, amministrativi e custodians. Resta il fatto che le commissioni dei fondi europei sono ancora troppo care e nonostante la crisi che ha visto molti altri settori tagliare i costi finali, ciò non è accaduto all'industria dell'asset management che così continuando, in uno scenario di tassi al minimo e di ritorni sugli investimenti attesi in sempre maggiore contrazione, rischia di mangiare i guadagni dei sottoscrittori.


Gli asset manager europei dovrebbero prendere esempio dai fondi di hedge fund che dall'inizio della crisi hanno tagliato dell'1,5% le commissioni di gestione per evitare i riscatti di quei clienti tentati dall'investire direttamente nei prodotti alternativi sottostanti.

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