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Consulenti finanziari (ex-promotori finanziari): EFAMA fa i conti sulle commissioni

10/4/2011 | Marcella Persola

In un report realizzato dall'associazione dell'industria europea del risparmio gestito emerge che il 58% dei costi è rappresentato dalla retrocessione ai distributori


 

Attenzione ai costi. Soprattutto a quelli di distribuzione. Un report quest'oggi pubblicato da EFAMA, che mira a fornire maggiore trasparenza nelle informazioni sui fondi comuni, e in modo particolare sulle commissioni ha evidenziato che in Europa la retrocessione ai distributori è la parte di costo della catena di valore dei fondi maggiore.

 

In dettaglio nel report emerge che l'attuale impacchettamento delle commissioni di gestione e distribuzione ha generato delle difficoltà nel comprendere i costi imputabili ai vari tipi di organizzazione coinvolte nella catena di valore dei fondi. Il report evidenzia quanto è il TER medio dei fondi europei.

In media per quelli UCITS emerge che i fund manager mantengono circa il 42% delle commissioni mentre la maggior parte, ossia il 58% è costituito dalla retrocessione al distributore e in misura molto minore per i servizi operativi come quello amministrativo. 

 

 

Il report evidenzia inoltre che le commissioni di gestione in Europa sono in media soltanto di 3 punti in più che le commissioni di gestione degli USA, se si escludono i tre maggiori megamanager. Questo nonostante le economie di scala americane. Comunque a differenza degli USA, i player europei operano in un contesto caratterizzato da 27 lingue e varie disposizioni locali e regime di tassazione, e questo influisce sull'aumento dei costi. 

 

Il report rappresenta parte della strategia di EFAMA volta a migliorare la confidence con gli investitori e rendere l'industria dell'asset management maggiormente sostenibile. La strategia di EFAMA si costruisce attorno a 5 priorità: promuovere i risparmi nel lungo termine; incoraggiare l'informazione e l'educazione; supportare in modo benefico le misure regolamentarie, espandere il brand UCITS in Europa e altrove, dimostrare l'importanza dell'industria per l'economia. 

 

Massimo Tosato (nella foto), vice-presidente di EFAMA ha commentato: "EFAMA ha a lungo argomentato che la trasparenza ha bisogno di essere migliorata nel punto di vista della vendita e dell'armonizzazione di tutti i prodotti. Noi abbiamo anche incoraggiato una simile trasparenza all'interno dell'UE attraverso tutti le forme di risparmio a lungo termine, incluse assicurazione prodotti strutturati. Questo report era l'unica opportunità che coinvolge 17 membri di EFAMA."

 

Per Claude Kremer, presidente di EFAMA "Il report aiuta a incontrare il nostro obiettivo strategico di fornire maggiori informazioni agli investitori incoraggiando il comportamento responsabile degli investitori". 

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