La domanda di fondi obbligazionari ed azionari in Europa inizia a latitare. Secondo i dati pubblicati quest'oggi da EFAMA (European Fund Asset Magament Association) rappresentativi del 97% dell'industria totale evidenziano che la crescita della domanda nel mese di giugno è stata incerta.

 

In dettaglio i fondi UCITS sono stati protagonisti di un'altalena nel mese di giugno con un saldo di deflussi pari a 29 miliardi di euro, dopo aver raggiunto il record di vendite nel mese di maggio a 22 miliardi. Questo turnaround è attribuibile alle fuoriuscite dai fondi monetari e alla riduzione di collocamento di prodotti obbligazioni ed azionari. Per contro i fondi bilanciati continuano ad essere protagonisti di forti flussi. In giugno il flusso totale è di 6 miliardi in crescita rispetto ai 5 del mese precedente. Comunque sia anche i fondi obbligazionari nonostante la battuta di arresto del mese di giugno nel mese precedente avevano raggiunto il record di flussi con un ammontare di 8 miliardi. Male invece i fondi azionari che nel mese considerato raggiungono un deflusso di 3 miliardi, dopo il flusso positivo di 1 miliardo del mese precedente. 

 

Fuga invece dai fondi monetari che hanno visto il deflusso salire a 36 miliardi, dopo un flusso netto di 6 miliardi nel mese di maggio. Per gli esperti la motivazione di tale risultato è da ricercarsi nel fatto che ogni trimestre si assiste a consistenti deflussi dai fondi monetari verso altri lidi. Difatti anche a dicembre e giugno dello scorso anno i risultati erano stati rispettivamente di - 37 miliardi e -34 miliardi. 

 

A livello totale comunque i dati segnano una battuta d'arresto. I fondi UCITS nel mese di giugno raggiungono quota 5,809 miliardi in discesa del 2% da fine maggio. I fondi non UCITS sono stati anche loro testimoni di un decremento negli aste dello 0,5% a 2,087 miliardi. 

 

I fondi riservati agli investitori istituzionali hanno visto crescere i propri flussi a 6 miliardi, dopo la lieve frenata dello scorso mese.