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Fondi, in Europa c'è voglia di equity

2/13/2014 | Marcella Persola

I dati realizzati da Efama mostrano l'emoraggia dai fondi monetari e l'interesse degli investitori verso il mercato azionario.


Scende la raccolta di fondi comuni in Europa. Nel mese di dicembre, secondo i dati pubblicati da EFAMA, il flusso è stato di 13 miliardi contro i 18 del mese precedente. E' il dato più basso dell'ultimo trimestre, secondo la rilevazione dell'associazione europea. Entrando nel dettaglio dei comparti si vede che continua il flusso verso i fondi a lungo termine, che è cresciuto maggiormente nel mese di riferimento (31,1 miliardi di dicembre contro i 20,6 miliardi di novembre). Aumenta anche la raccolta dei fondi azionari passata da 9,7 miliardi di novembre a 19,6 di dicembre, così come quella dei bilanciati cresciuta a 13,1 miliardi contro gli 8,5 di novembre. Forte battuta d'arresto per gli obbligazionari che a dicembre sono in terreno negativo con deflussi pari a 5,6 miliardi contro i 6,3 miliardi di entrate di novembre. E continua l'emorragia dei fondi monetari che anche a dicembre sono protagonisti di forti deflussi, pari a 18,5 miliardi contro i 2,8 miliardi di novembre. A livello di patrimonio invece i fondi Ucits raggiungono quota 6.929 miliardi in aumento dello 0,1% rispetto al dato di fine 6.271 miliardi di fine 2012.

Peter De Proft, direttore generale ha commentato: "Il 2013 è stato un buon anno per l'industria europea dei fondi, grazie all'aumento dell'ottimismo degli investitori incoraggiati dai dati economici e dalla crescita del mercato azionario. Le vendite di fondi Ucits e Non Ucits sono state di 401 miliardi nel 2013, mentre i patrimoni dei fondi sono aumentati del 9% , raggiungendo i 9,7 trilioni" . Il direttore generale di EFAMA evidenzia inoltre " che nel 2013 si è vista una forte accelerazione della domanda degli investitori verso fondi bilanciati e azionari. Questo è avvenuto nonostante l'alta volatilità del mercato azionario nella prima metà dell'anno. I fondi obbligazionari continuano ad attrarre nuovi denari, sebbene in modo significativamente minore rispetto al 2012 visto l'aumento a lungo termine  dei tassi di interesse e la persistente incertezza dello sviluppo del mercato dei bond ha causato una significativa diminuzione della domanda degli investitori. In un altro verso, il 2013 è stato un anno difficile per i money fund visto che il più basso livello storico raggiunto dai tassi a breve hanno ridotto consistentemente l'attrattiva di questa tipologia di fondi".

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