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Efama e l'importanza dell'educazione finanziaria

11/21/2012

Il risultato dell'Investor Education Day ha sottolineato come anche tra gli operatori commerciali venga colta l’importanza di promuovere maggiore cultura finanziaria tra gli investitori.


Cresce l’attenzione dell’Europa verso l’educazione finanziaria.

Come testimonia l’Investor Education Day organizzato da Efama un’occasione per presentare le numerose iniziative già messe in atto a livello europeo e discutere dei possibili progetti futuri.


  
La giornata ha visto la partecipazione di Wolfgang Raab, membro del board dell’associazione tedesca Bvi, Victoria Nye, in rappresentanza del Regno Unito, Pia Nilsson, dell’associazione svedese, e Manuela Mazzoleni per l’associazione italiana, oltre a IOSCO (International Organization of Securities Commissions) e OECD (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico).


Accanto alle istituzioni, asset manager di calibro internazionale diversamente impegnati sull’argomento hanno mostrato come anche tra gli operatori commerciali venga colta l’importanza di promuovere maggiore cultura finanziaria tra gli investitori. Tra i temi comuni emersi dall’incontro, un’attenzione particolare alle fasce più giovani e la necessità di spingere su una maggiore educazione in un periodo di crisi come quello attuale.
 

“L’obiettivo – ha spiegato Raab - è informare le fasce più giovani sui fatti economici di base. Noi ci poniamo come una fonte neutrale di informazioni e nelle scuole gli insegnanti richiedono i nostri opuscoli. Dal 2006 a oggi abbiamo distribuito oltre un milione di opuscoli a studenti tra i 16 e i 18 anni su temi finanziari tipo la gestione del denaro”.

Anche la Svezia ha presentato dei programmi molto robusti in termini di financial education, grazie anche, e soprattutto, al supporto delle autorità locali. “Ci stiamo muovendo nella direzione di un programma nazionale volto ad aumentare la conoscenza pubblica delle finanze personali - ha fatto notare Nilsson – E anche noi puntiamo molto sull’informazione nelle scuole. L’obiettivo è educare 15 mila studenti ogni anno”. Anche l’associazione britannica IMA è impegnata sul tema sia direttamente, attraverso la creazione di un investor centre sul proprio sito, che in collaborazione con altri siti web no profit dedicati all’educazione finanziaria.

 

Assogestioni

Per l'associazione italiana ritiene che l’educazione finanziaria sia uno strumento chiave per creare investitori consapevoli, fiduciosi e capaci di scegliere e che a tale proposito molto resti ancora da fare.

Da anni l’associazione è impegnata su questo fronte sia con attività on going di comunicazione sui caratteri distintivi del risparmio gestito sia con campagne ad hoc in concomitanza di specifici eventi, siano esse la crisi finanziaria o le opportunità offerte dalla riforma del TFR del 2008. 

L’associazione ha inoltre realizzato un “vademecum” (periodicamente aggiornato) con le risposte alle principali domande dei risparmiatori sui fondi messo a disposizione dei canali di collocamento per aiutare nella comprensione dei prodotti e delle opzioni di investimento.
 

Con il Salone del Risparmio, sin dalla sua nascita, l’associazione italiana continua ad investire nell’educazione finanziaria promuovendo ad ogni edizione della manifestazione delle iniziative culturali (mostre tematiche, conferenze, concorsi, …) destinate agli studenti delle scuole superiori.

 

 

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