Sono sette le reti che oggi registrano un portafoglio medio per consulente finanziario (ex-promotore finanziario) vicino o superiore alla cosiddetta "soglia di sopravvivenza". Un'elaborazione dei dati Assoreti, relativi al primo trimestre del 2011, rivela che oggi solo sette realtà garantiscono un portafoglio medio per consulente finanziario (ex-promotore finanziario) pari o superiore ai 10 milioni di euro.

 

Si parte dai 9,97 milioni di Banca Ipibi, che alla fine del primo trimestre vantava un patrimonio totale gestito pari a 1,75 miliardi di euro, per arrivare ai 18,87 milioni dei consulenti (ex-promotori) di Banca Fideuram (con oltre 59,22 miliardi di asset totale). 

 

In mezzo spiccano i nomi di Banca Generali (15,9 milioni per pf, 23,78 miliardi totali), Allianz Bank FA (13 milioni per pf, 24,12 miliardi totali), FinecoBank (12,64 milioni per pf, 28,72 mliardi totali), Azimut Consulenza (12,51 milioni per pf, 13,4 miliardi totali) e Sanpaolo Invest (10,5 milioni per pf, 12,52 miliardi totali).

 

 

E le altre reti? Se si guarda alla media delle singole società, apparentemente sembrano aumentare le difficoltà e il dato relativo al portafoglio pro-capite si riduce gradualmente passando dai 9,5 milioni di Az Investimenti Sim ai 2 milioni di Banca Sai. Ma in realtà complessivamente l'industria dimostra uno stato di salute invidiabile e anche se siamo consapevoli che le medie non possono essere considerate rappresentative della qualità di una società, né tanto meno di un'industria, registrare alla fine del primo trimestre del 2011 un portafoglio medio per singolo pf pari a 11,33 milioni di euro (al di là della rete di appartenenza) è un dato che lascia ben sperare per l'industria e, sicuramente, infonde nuova fiducia ai neofiti (e non solo).

 

 

SU ADVISORPROFESSIONAL E' DISPONIBILE LA CLASSIFICA DELLE RETI PER PORTAFOGLIO PRO-CAPITE