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Ecco le reti coi portafoglisti più grandi

5/11/2016

Il patrimonio dei clienti delle reti di consulenti finanziari subisce una lieve flessione nel primo trimestre mantenendosi comunque sopra i 430 miliardi di euro. Crescono le masse gestite con prodotti assicurativi


Il patrimonio dei clienti delle reti di consulenti abilitati all’offerta fuori sede cala a 431,9 miliardi di euro alla fine del primo trimestre dai 434,3 miliardi di fine 2015. La flessione congiunturale delle masse, comunque contenuta e per poco più di mezzo punto percentuale, dipende dalla performance dei portafogli condizionati dall’instabilità che ha caratterizzato i mercati finanziari nei primi tre mesi dell’anno, spiega Assoreti nei dati trimestrali sul patrimonio gestito dalle associate.

In dettaglio, i risparmi dei clienti investiti in prodotti del risparmio gestito si attestano sui 312,8 miliardi di euro (244,6 miliardi il contributo complessivo delle reti al patrimonio investito in fondi aperti, pari al 28,8% del patrimonio totale investito in fondi in Italia), in calo dell’1,5% rispetto a dicembre 2015, mentre quelle in regime amministrato ammontano a 119,1 miliardi di euro (+2%). Sul fronte del risparmio gestito, i fondi di fondi si attestano sui 29,7 miliardi di euro, i fondi tradizionali a 103,5 miliardi, i prodotti assicurativi e previdenziali a 113,3 miliardi di euro (+1,2%) con un’incidenza nel portafoglio che sale al 26,2%. Le gestioni patrimoniali individuali, con 48,3 miliardi di euro (-1%), rappresentano ora l’11,2% dei risparmi dei clienti delle reti che fanno parte dell'associazione presieduta da Matteo Colafrancesco (nella foto) e coordinata dal segretario generale Marco Tofanelli. 

Nel comparto del risparmio amministrato, la raccolta realizzata nel trimestre porta il saldo della liquidità a 56,1 miliardi di euro (+9,5% da fine 2015) pari al 13% del portafoglio, mentre si riducono del 3,9% le masse investite direttamente in titoli (azioni e bond) a 63 miliardi di euro che ora rappresentano il 14,6% delle masse gestite. Passando alle realtà associate, al primo posto per consistenze patrimoniali si attesta il gruppo Fideuram con 181,6 miliardi di euro distribuiti tra 87,7 miliardi di Intesa Sanpaolo Private Banking, 75,4 miliardi di Fideuram e 18,5 miliardi di Sanpaolo Invest. Al secondo posto troviamo Banca Mediolanum a 58,3 miliardi di euro e al terzo FinecoBank a 46,8 miliardi di euro.

Se si considera il portafoglio medio per consulente finanziario, la classifica cambia e vede sempre al primo posto il gruppo Fideuram con un portafoglio medio di 31,3 milioni di euro, ma con notevoli differenze tra le tre reti del gruppo: 103,1 milioni per i private banker di Intesa Sanpaolo Private Banking, 21,5 milioni per i consulenti di Fideuram e 13,1 milioni per quelli di Sanpaolo Invest. Al secondo posto, però, troviamo i consulenti di Banca Generali (24,5 milioni) e al terzo quelli di Azimut (19,9 milioni)

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