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Risparmio gestito, raccolta in picchiata nel primo trimestre

5/21/2020 | Daniele Riosa

Meno 12 miliardi. Un dato, che come spiega Assogestioni, “è condizionato dalle incertezze sui mercati sorte per l’emergenza sanitaria connessa alla diffusione del Covid-19”


Il Coronavirus riduce drasticamente la raccolta dell’industria del risparmio gestito nel primo trimestre del 2020. Secondo i dati contenuti nella mappa trimestrale elaborata da Assogestioni, la raccolta complessiva segna un negativo di 12 miliardi di euro. Si pensi che nell’ultimo trimestre del 2019, l’industria aveva chiuso con un più 17,7 miliardi. Come spiega Assogestioni “il bilancio del trimestre è condizionato dalle incertezze sui mercati sorte per l’emergenza sanitaria connessa alla diffusione del Covid -19”.

I fondi aperti registrano deflussi per più di 12 miliardi, e tra questi sono soprattutto gli Ammortizzati Ucits a spingere in basso la raccolta con un meno11 miliardi. Nello specifico i fondi aperti di lungo periodo segnano circa meno 20 miliardi, tra questi pesa la perfomance negativa degli Obbligazionari (-7.455 mld), dei Flessibili (-7.519 mld) e degli Azionari a quasi meno sei miliardi. Reggono gli Hedge (-139 milioni), positivi i Bilanciati (+175 milioni). Exploit dei Monetari (+8.220 mld).

Positiva la raccolta dei fondi chiusi per più di un miliardo e duecento milioni. Negative, nel loro complesso, le gestioni di portafoglio (1,178 mld). Per queste ultime Assogestioni specifica che “il dato di raccolta registrato risente in particolare del trasferimento da parte del Gruppo Credem di un mandato di gestione infragruppo delle polizze assicurative Unit Linked da Euromobiliare AM Sgr a Credemvita. L'operazione comporta l'uscita dal perimetro della rilevazione Assogestioni di circa 3 miliardi di euro, registrati in diminuzione del patrimonio gestito e come raccolta netta negativa. Il fenomeno non è collegato a disinvestimenti della clientela: le succitate masse restano all'interno del Gruppo Credem”.

Il sistema gestisce un patrimonio di oltre 2.140 miliardi di euro. Il 52% delle masse è investito in gestioni di portafoglio, mentre il restante 48% è impiegato in fondi comuni aperti e chiusi (gestioni collettive).

Passando alle singole società, è da rilevare il buon risultato di Poste Italiane (1.898 miliardi), quello di Pictet Am (1.357 mld) e quello di Axa IM a 372,5 milioni. I deflussi maggiori in questo primo trimestre del 2020 sono appannaggio del Gruppo Intesa San Paolo (-3.921), di JP Morgan Am (-1.348 miliardi) e di Amundi (-1.831 mld). Il Gruppo Generali chiude i primi tre mesi dell’anno con una raccolta netta di meno un miliardo, ma come spiega il Gruppo, “il risultato è legato principalmente ad operazioni infragruppo con società estere”.

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