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Anasf: “Non sono stati lesi i diritti di Marco Deroma”

9/13/2024 | Redazione ADVISOR

L’associazione ribadisce che “il provvedimento disciplinare del Collegio dei Probiviri è stato assunto in conformità alle regole e senza che sia stato leso alcun diritto dell’associato, come peraltro anche riconosciuto dal Tribunale di Milano”


Anasf precisa la sua posizione sul “caso” Marco Deroma (in foto). L’associazione, come si legge in una nota su anasf.it, scrive che “in relazione a quanto apparso sulla stampa nei giorni scorsi con riguardo al procedimento disciplinare che ha interessato il socio Marco Deroma, Anasf evidenzia di aver mantenuto sul detto procedimento il dovuto riserbo all’interno dell’Associazione, a differenza di quanto posto in essere dall’interessato.

A riguardo, si sottolinea quanto segue:

  • in data 10 luglio 2024 il Collegio dei Probiviri ANASF ha promosso nei confronti dell’associato un’azione disciplinare disponendo in via cautelare la sospensione del medesimo per la durata di 60 giorni. Si sottolinea pertanto che la sospensione temporanea dell’associato non è stata una decisione disposta dai vertici ANASF, in quanto non di loro competenza;
  • in data 24 luglio 2024 l’associato ha presentato ricorso avverso a tale provvedimento dinanzi al Tribunale di Milano, che in data 8 agosto lo ha rigettato in quanto non sussisteva l’impossibilità di partecipare alle elezioni del XII Congresso Nazionale ordinario ANASF considerata l’ammissione con riserva della candidatura di Marco Deroma, condannandolo al pagamento delle spese di lite a favore dell’Associazione in ragione della sua soccombenza;
  • in data 9 settembre 2024 il Collegio dei Probiviri all’esito del procedimento condotto in contraddittorio con l’interessato, come previsto dallo Statuto e dal Regolamento, ha infine accertato la responsabilità dell’associato rispetto ai fatti contestati, disponendo a suo carico la sanzione disciplinare della censura, che costituisce una forma permanente di ammonimento ed è irrogata, a termini di Regolamento, per le violazioni più gravi.
    Si evidenzia inoltre che il precedente provvedimento di sospensione non è stato annullato, ma è venuto meno per la sua naturale scadenza”.

“Si ribadisce infine - conclude la nota - che il provvedimento del Collegio dei Probiviri è stato assunto in conformità alle regole dell’Associazione e senza che sia stato leso alcun diritto dell’associato, come peraltro anche riconosciuto dal Tribunale di Milano”.

 

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