Una delle regole d'oro della finanza è quella di comprare solo ciò che si conosce. Eppure, la maggior parte degli acquirenti di azioni, bond, fondi e altri prodotti finanziari in Italia va alla cieca. È ancora basso, infatti, il livello di educazione finanziaria dei risparmiatori italiani: il 65% possiede solo una conoscenza di base e ha bisogno di  consultare costantemente i consulenti (ex-promotori) per comprendere i prodotti finanziari che si stanno per comprare o che si hanno già in portafoglio.

La fotografia emerge dall’osservatorio mensile Real Trend, realizzato su circa 600 associati dall’Anasf, secondo cui il 29% dei clienti mostra una buona conoscenza dei prodotti finanziari, ma con forti lacune in tema previdenziale, mentre solo il 5% ha un ottimo livello di educazione finanziaria, che migliora grazie al costante rapporto professionale con il consulente (ex-promotore). Per il 64% dei clienti, infatti, l'advisor è la fonte principale a cui attingere per esplorare il mondo del risparmio gestito, seguito dalla televisione (20%),  giornali e libri (11%) e dal confronto con amici, parenti o appassionati del settore (6%). Secondo il 48% degli intervistati, per migliorare la situazione, occorrerebbe cominciare il processo di alfabetizzazione sui temi legati al risparmio sin dalla scuola media (il 45% dalle superiori).

Sul fronte dell’offerta, al primo posto a settembre si piazzano i prodotti del risparmio gestito (42%), seguito dall’assicurativo – previdenziale, dal risparmio amministrato e da altre prodotti (conti correnti, mutui e leasing). Nel risparmio gestito, i prodotti più collocati dai consulenti (ex-promotori) sono risultati i fondi obbligazionari (22%), i fondi bilanciati (18%), i fondi azionari (17%) e i fondi di fondi (16%). Ma quanto hanno guadagnato nell’ultimo mese i consulenti (ex-promotori) in Italia? Stando al sondaggio Anasf, oltre la metà dai 3.000 ai 5.000 euro, il 21% meno di 3.000, e il  16% oltre i 9.000 euro.

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