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Congresso Anasf, Conti Nibali traccia un bilancio

5/13/2011 | Marcella Persola

Anasf è stata affianco ai consulenti (ex-promotori) nell'affrontare le difficoltà che provenivano dal mercato e non solo. Ma, secondo Elio Conti Nibali, "siamo ancora indietro".


Si racchiude in Azione, Novità, Associazione, Sfide e Futuro il mandato che Elio Conti Nibali, presidente di Anasf, associazione nazionale che riunisce i consulenti finanziari (ex-promotori finanziari), consegna al proprio successore. Durante il IX Congresso Nazionale che si sta svolgendo a Parma per il rinnovo delle cariche sociali il presidente uscente ha avuto modo di ripercorrere questi ultimi quattro anni alla guida dell'associazione.

Ha ricordato, come le parole, con le quali ha concluso l'ultimo congresso di Taormina, nel 2007, che lo portò al secondo mandato come presidente, “Il mercato cambia...Anasf cresce” sono più vive che mai. La relazione che il presidente uscente Conti Nibali ha oggi presentato ai delegati riuniti, è un bilancio non solo positivo dei passi avanti fatta dall'associazione ma è anche un momento di riflessione su come il mondo della promozione sia cambiato, su come anche l'atteggiamento delle istituzioni e dell'opinione pubblica sia diverso rispetto al passato.

E questo per Conti Nibali è stato possibile perché “abbiamo come associazione valorizzato la figura del consulente finanziario (ex-promotore finanziario)”. Un dato confermato anche dalla crescita degli iscritti all'associazione che nel 2010 risultano pari a  12.915. Ma l'occasione è stata proficua anche per ricordare come Anasf sia stata affianco ai consulenti (ex-promotori) nell'affrontare le difficoltà che provenivano dal mercato e non solo.

La MiFID in primis, ma anche le proposte per la dematerializzazione e quotazione dei fondi, gli studi di settore e l'IRAP. E seppure alcune problematiche sono state risolte, il presidente uscente non manca di ricordare che altre questioni passeranno in eredità al suo successore. Vedi alla voce Enasarco, che dopo la prima vittoria con il ddl 144 quarter e il famoso emendamento Formichella, fu clamorosamente bocciato dalla Camera nel 2008, e la questione dell'iscrizione al RUI.

“Anasf ha contestato la duplicazione dei regolamenti di vigilanza e di ulteriori obblighi formativi” sottolinea Conti Nibali, ma la battaglia resta aperta. E infine non rifiuta di controbattere alle critiche che sono state rivolte alla sua “gestione”. Secondo alcuni l'associazione in questi anni sarebbe stata autoreferenziale e “presidentecentrica”. Accuse che Conti Nibali considera banali e rimanda ai mittenti sottolineando che “questa è un'associazione che ha fatto tanto perché ha contato su tanti. E non potevo certo fare tutto da solo” ma su queste critiche non si sofferma molto.

Quella sulla quale presta più attenzione è la critica secondo la quale l'associazione non avrebbe perseguito gli interessi della categoria. “Su questo punto sarà il Congresso a decidere”. E forse probabilmente il Congresso sembra aver già dato una risposta. Infine un invito, ma anche un rammarico “Ero convinto di poter raggiungere qualche risultato in più. Siamo ancora indietro”.

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