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UniCredit: l'asset management cresce dell'11%

11/11/2014

Più vicino l'obiettivo dell'utile netto di 2 miliardi a fine 2014. Prosegue la riduzione del personale e degli sportelli da parte del gruppo. Profitti in aumento a doppia cifra nei primi nove mesi a 1,8 miliardi di euro


Il gruppo UniCredit chiude il terzo trimestre con un utile di 722 milioni di euro, che porta il risultato dei primi 9 mesi a 1,8 miliardi di euro (+81,3%) rispetto a un miliardo dello stesso periodo del 2013, grazie alla buona performance registrata da tutte le divisioni, in particolare del Commercial Bank Italy che si conferma il primo contributore all’utile (617 milioni di euro, +6,7%), seguito da CEE & Polonia (418 milioni di euro, +6,6%) e dal Cib (275 milioni, +29,4%) e asset management (0,2 miliardi, +11,0%). I ricavi nei primi 9 mesi ammontando a 16,9 miliardi di euro, in calo del 3,9% rispetto ai 17,5 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno. Aumentano nel periodo sia gli interessi netti a 9,4 miliardi (+2,3%) sia le commissionai nette a 5,7 miliardi (3,3%).  

Calano anche i costi a 10,3 miliardi di euro (-1,7%) rispetto ai 10,5 miliardi registrati nello stesso periodo dello scorso anno, grazie al taglio del 3,3% delle spese per il personale. Il gruppo conta al 30 settembre 2014 129.958 dipendenti (-2.237 in un anno) e 7.665 sportelli, di cui 3.598 all’estero. La riduzione del portafoglio non-core, si legge in una nota, procede in modo soddisfacente, con crediti lordi pari a 79,7 miliardi (-8,2 miliardi in un anno). Il CET1 ratio fully loaded2 si attesta a 10,4% e il CET1 ratio transitional a 10,8%. Il total capital ratio transitional è pari a 14,9% e il leverage ratio sale a oltre 4,7% su base fully loaded e a 5,2% transitional.

 

Federico Ghizzoni (nella foto), amministratore delegato di UniCredit dichiara: "I risultati di Gruppo del trimestre e dei primi nove mesi ci portano molto vicini al nostro obiettivo di utile netto di 2 miliardi nel 2014 che confermiamo. Siamo molto soddisfatti di questo andamento positivo, nonostante un contesto macroeconomico ancora difficile. Ciò è frutto soprattutto delle azioni manageriali alla base del piano strategico 2013 - 2018 focalizzato su innovazione e crescita. Siamo una delle più solide banche commerciali europee: il comprehensive assessment ha confermato la nostra capacità di resistenza in scenari macroeconomici avversi e ha ribadito la nostra solidità patrimoniale. Dal 4 novembre la Bce ha assunto la vigilanza sulle maggiori banche continentali. Questo cambiamento sarà certamente positivo per UniCredit: la nostra dimensione internazionale rappresenterà sempre più un vantaggio competitivo".

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