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4/24/2023 | Redazione Advisor
Saltato l’incontro previsto per il 20 aprile, si lavora alacremente per arrivare al salvataggio di Eurvoita. Come si legge su Plus 24, l’inserto de Il Sole 24 Ore, ci sarebbero comunque ancora nuovi dettagli importanti da definire e il commissario per la gestione straordinaria Alessandro Santoliquido, che pare stia valutando anche di fare causa al fondo Cinven (proprietario di Eurovita), sta lavorando per questo. Alcune voci vicine al dossier spiegano che, volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, la pausa di riflessione potrebbe preludere a un appuntamento più operativo in cui il quadro e gli assetti saranno più delineati con una messa a terra del progetto più definita, magari già nelle prossime settimane (si parla di dieci giorni).
Il disegno finora abbozzato vede la spartizione in cinque della compagnia che verrebbe rilevata in parti uguali dalle principali cinque compagnie Vita (Generali, Poste, Intesa Sanpaolo, Unipol e Allianz), con le banche collocatrici delle polizze che saranno chiamate a farsi garanti delle polizze di ramo I di fronte a eventuali riscatti dei titolari e anche qui starebbe il problema. Si tratta di un progetto che, evidentemente, incontra qualche criticità non solo dal punto di vista tecnico (per esempio sulle unit e gestioni separate) ma soprattutto dal punto di vista sostanziale: nei portafogli ci sono ampie minusvalenze da gestire al meglio. Il blocco dei riscatti vale fino alla fine di giugno ed è importante capire come evitare eventuali corse a incassare i contratti. C'è ancora estremo riserbo sulle singole esposizioni dei collocatori.
Secondo quanto risulta a Plus24, tra i soggetti più coinvolti per asset in polizze ci sarebbero Fideuram (che comprende anche posizioni di Iwbank) con circa 2,8 miliardi di euro, Fineco (con una cifra di gestito pari al 13% circa del suo portafoglio assicurativo). Per Credem si parla di una cifra di poco superiore al miliardo, insieme a Sparakasse (un miliardo). Esposto anche il gruppo Iccrea (che è il riferimento per le innumerevoli Bcc collocatrici sparse su tutto il territorio nazionale). Poi d sono Banca popolare di Puglia e Basilicata insieme a Cassa di risparmio di Volterra e anche Banca Consulia (meno di 300 milioni di euro).
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