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Fintech: 1.500 miliardi di ricavi entro il 2030

7/12/2024 | Marcella Persola

E' la previsione contenuta nell'ultimo report sul settore realizzato da Boston Consulting Group e QED Investors


Le fintech raggiungeranno i 1.500 miliardi di dollari di ricavi entro il 2030, con una crescita di circa 5 volte nel periodo dal 2023 al 2030. Così emerge dal report Global Fintech2024: Prudence, Profits and Growth realizzato da Boston Consulting Group (BCG) e QED Investors.

Il settore ha secondo lo studio un vasto potenziale ancora inesplorato e margine di ulteriore crescita, anche se ha diverse sfide da affrontare. Non è un problema di fondamentali visto che essi rimangono solidi e promettono una crescita continua: si pensi alle challengers banks digitali, che stanno raggiungendo la redditività su larga scala dopo un 2023 record. In generale, di 453 challenger banks in tutto il mondo, 23 sono redditizie dal punto di vista operativo, tra cui anche Revolut. Le fintech d’altronde mantengono e sfruttano i loro vantaggi ben noti: un focus preciso sulla risoluzione dei problemi dei clienti, esperienze utente convincenti e innovazione rapida. Questi punti di forza continueranno ad alimentare la crescita, soprattutto considerando che ci sono ancora 1,5 miliardi di adulti non bancarizzati e 2,8 miliardi sotto-bancarizzati in tutto il mondo.

“Come sempre esistono differenze nei tassi di crescita tra settori e geografie, ma il divario di performance più evidente è tra i vincitori emergenti - le fintech nel quartile superiore delle prestazioni - e quelle nel quartile inferiore” spiega Ugo Cotroneo, managing director e senior partner di BCG. “Ancora più significativamente, il settore ha avviato il passaggio a una crescita redditizia, con margini EBITDA migliorati di 9 punti percentuali (dal 3% al 12% dal 2022 al 2023) e profittabilità cresciuta dal 39% al 47%. Tuttavia, questo cambiamento è ancora in fase iniziale, con la grande maggioranza delle prime 70 fintech pubbliche che operano ancora al di sotto della soglia della "regola del 40", un indicatore finanziario che somma in percentuale la crescita del fatturato e i margini di profitto.”

Sono quattro i temi principali che le fintech ma anche le banche tradizionali dovranno risolvere: la finanza integrata diventerà pervasiva e varrà 320 miliardi di dollari entro il 2030, con il segmento delle piccole e medie imprese che varrà 150 miliardi di dollari, il segmento consumer 120 miliardi e quello delle imprese circa 50 miliardi. Pagamenti, credito e assicurazioni continuano a essere in prima linea. 

In secondo luogo, il connected commerce sta emergendo come un triplo vantaggio per le banche: crea una nuova fonte di entrate, aumenta la fedeltà dei clienti e consente di offrirgli un canale di marketing. Utilizzando dati dettagliati, le banche possono rafforzare la fedeltà dei propri clienti mostrando loro annunci estremamente mirati e i commercianti pagano poi la banca in base alle vendite attribuibili o al traffico generato, creando uno scenario vantaggioso per tutti. Man mano che più Paesi implementano l'accesso consentito dai clienti ai loro dati finanziari tramite API, l’open banking continuerà ad espandersi. Tuttavia, pur stimolando l’innovazione e aumentando l’accesso finanziario, è improbabile che cambi la base della competizione nel settore bancario: nei paesi dove ha avuto un decennio o più per maturare, non è emerso un caso d'uso dominante. L'open banking è attivo nel Regno Unito da sei anni e l'adozione da parte dei consumatori si è stabilizzata al 12% di utenti attivi mensili. 

L’ultimo tema riguarda la GenAI, che sia le banche che le fintech stanno utilizzando nel servizio clienti, nello sviluppo software, nell’ambito normativo, nel testing e nel marketing digitale. Le applicazioni e l'impatto di GenAI continueranno a crescere soprattutto in ambiti quali costi di produzione, vendite, marketing e spese amministrative. Al contempo l'attenzione all'IA responsabile e la garanzia di una gestione del rischio e di controlli adeguati sono elementi fondamentali per la sua applicazione.

Nell'individuare la ricetta per le fintech BCG ha indicato che le fintech che prospereranno nel nuovo contesto saranno quelle in grado di ottimizzare costi, ricavi e strategie di go-to-market, nonché di gestire il rischio e la conformità, oltre a definire strategicamente modelli di partnership con le banche. 

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