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2/6/2012 | marco.gementi
La nuova mappa dell'assetto azionario di Unicredit è quella che già era stato possibile tracciare nei giorni scorsi sulla base delle comunicazioni Consob e delle dichiarazioni d'intenti dei protagonisti dell'operazione di ricapitalizzazione che si è conclusa lo scorso 27 gennaio (la lista non tiene tuttavia ancora conto dei movimenti nell'azionariato legati all'aumento e si riferisce alle quote superiori al 2%).
Il fondo Usa Capital Research and Management, come già annunciato, è salito al 5,4% (per la precisione il 4,022%, è detenuta per conto di EuropeanPacific Growth Fund) del capitale della banca, ed è ora il primo socio di Piazza Cordusio, mentre si riduce il peso specifico delle fondazioni bancarie.
Alle spalle di Capital Research, incalzano Mediobanca al 5,247% (di cui il 5,020% di possesso con vincolo di usufrutto a favore UniCredit), il fondo emiratino Aabar al 4,99% e la Banca centrale libica al 4,98 per cento.
E' invece diluita, al 2,59%, la quota della Lybian Investment Authority, così come ridotta è, nel complesso, la quota riferita alle Fondazioni. Fondazione Cassa di Risparmio Verona si posiziona al 4,211%, Fondazione Cassa di Risparmio di Torino al 3,319%, Carimonte al 2,910%.
Tra gli investitori istituzionali, Blackrock si attesta al 3,107% e il gruppo Allianz al 2,034 per cento.
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