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10/31/2011 | marco.gementi
Alla fine il salvatore dell'Europa potrebbe parlare cinese, infatti, il governo di Pechino sarebbe pronto ad investire dai 50 ai 100 miliardi di euro nel fondo salva-stati europeo purchè l´Europa sia in grado di fornire adeguate garanzie.
E´ interesse strategico del governo cinese aiutare l´Europa, poichè è il partner commerciale principale della Cina, ma la più grande preoccupazione del governo è quella di spiegare questa decisione alla gente evitando di essere considerati solo come una fonte di denaro facile che getta il denaro del Paese.
Dietro questa operazione ci potrebbe essere un contraccambio come quel riconoscimento dello status di economia di mercato con 4 anni di anticipo rispetto alla naturale scadenza fissata dal trattato della WTO che consentirebbe così alla Cina di beneficiare di maggiori vantaggi commerciali.
Nello specifico, la Cina potrebbe chiedere che parte dell´investimento nel fondo salva-stati possa essere effettuato in yuan, per proteggersi contro le fluttuazioni dei cambi valutari.
Attualmente il Paese ha oltre 500 miliardi nel debito dei Paesi della zona Euro, e altri 3200 miliardi di dollari in valuta estera pronta ad essere investita.
Intanto, secondo il Sole 24 Ore, il direttore del EFSF Klaus Regling si è recato oggi a Pechino per incontrare i vertici del ministero delle Finanze e della People´s Bank of China, probabilmente proprio per parlare dell´eventuale investimento e delle sue condizioni.
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