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11/9/2023 | Daniele Barzaghi
Le banche italiane, a partire dai più grandi istituti, hanno scelto di non pagare la tassa sugli extraprofitti annunciata dal Governo. D'altronde era una possibilità loro offerta.
Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banco Bpm, Mps, Bper, Credem, Mediobanca e Popolare di Sondrio, per citare le più emblematiche banche commerciali italiane, hanno così privato l'erario di un incasso complessivo pari a circa 1,8 miliardi di euro.
Ancora in forse la decisione di Bnl-Bnp Paribas, Credit Agricole e del sistema cooperativo delle BCC.
Gli istituti di credito si sono avvalsi della facoltà di destinare a riserva non distribuibile un valore pare a 1,5 volte l'ammontare della tassa
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