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9/22/2023 | Daniele Barzaghi
Negli ultimi 30 anni abbiamo vissuto in un ambiente deflazionista, con un’incredibile capacità produttiva ottenuta grazie all’entrata dei Paesi emergenti sullo scenario globale, secondo la lettura offerta, in occasione dell’NPL Meeting 2023 (qui i principali interventi) di Banca Ifis, dall’economista statunitense Michael Spence, Premio Nobel nel 2001 insieme a Joseph E. Stiglitz e George A. Akerlof per le loro analisi dei mercati con informazione asimmetrica.
“In questi 30 anni le banche centrali hanno iniettato miliardi nell’economia senza problemi di generazione di inflazione. E abbiamo visto l’ottima gestione economica della pandemia dove è stato evitata la diffusione dei fallimenti delle imprese”.
“Ora però è tutto cambiato” sottolinea il Premio Nobel e dà il segno del suo intervento: “I governi e le banche centrali non hanno compreso la radicale ed epocale trasformazione della domanda e dell’offerta: è venuto meno il supporto fondamentale dei Paesi emergenti”.
Incalzato dal moderatore Nicola Porro, Spence ha riso alla domanda sul suo punto di vista delle prossime elezioni americane. “Non sono uno specialista di scienza politica” ha ironizzato l’economista americano, residente in Italia. “Certo è che se gli assalitori di Capitol Hill del 6 gennaio 2021 avessero avuto successo io non sarei potuto essere qui a parlare”.
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