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12/21/2017
Intesa Sanpaolo ha concluso un accordo con i sindacati per l'uscita volontaria di 9.000 dipendenti e l'inserimento di 1.500 nuove risorse. L'intesa, si legge in una nota di Ca' de Sass, fa seguito a quanto già concordato in relazione all’acquisizione dei rami di attività di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. In particolare, il gruppo ha accolto tutte le domande di uscite volontarie pervenute, presentate da circa 7.500 persone nell’ambito del Fondo di Solidarietà, con le ultime uscite previste entro il 30 giugno 2020. Le uscite volontarie complessive saranno pari a circa 9.000 persone, di cui 1.500 provenienti dal gruppo Intesa Sanpaolo, che hanno già maturato i requisiti pensionistici entro il 31 dicembre 2018, 1.000 provenienti dalle ex banche venete e 3.000 dal gruppo Intesa Sanpaolo nell’ambito del Fondo di Solidarietà, entro il 30 giugno 2019.
Altri 3.500, infine, provengono dal gruppo Intesa Sanpaolo nell’ambito del Fondo di Solidarietà, entro il 30 giugno 2020. Il differimento delle uscite fino al 30 giugno 2020 - spiega la banca - e la riduzione della permanenza media nel Fondo di Solidarietà consentono di ottimizzare gli oneri per le uscite volontarie previsti a carico dal gruppo da contabilizzare nel quarto trimestre 2017, che ammontano a circa 45 milioni di euro al netto delle imposte. Sul fronte inserimenti, Intesa Sanpaolo è pronta a procedere con 1.000 nuove assunzioni a tempo indeterminato, "prestando attenzione alla rete, alle aree svantaggiate del paese e ai nuovi mestieri, comprese assunzioni di categorie protette (collocamento obbligatorio) e tenendo conto delle persone con contratto a tempo determinato ad oggi in servizio" prosegue la nota.
Altri 500 nuovi inserimenti saranno, invece a contratto misto: si tratta di un "contratto combinato tra rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato part time e rapporto di lavoro autonomo in capo alla stessa persona, per svolgere attività di consulente finanziario previa iscrizione all’Albo Unico dei Consulenti Finanziari". Le assunzioni si vanno ad aggiungere alle 150 già concordate i sindacati il 1° febbraio 2017 e alle circa 100 assunzioni a tempo indeterminato rivolte ai tempi determinati in servizio presso i rami di attività delle ex banche venete al 25 giugno 2017. Con l’accordo odierno Intesa Sanpaolo prevede risparmi nelle spese del personale a regime (dal 2021) per circa 675 milioni di euro annui.
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