Definito il percorso di salvataggio della Grecia. Martedì 28 giugno ci sarà il voto del Parlamento greco sulle nuove misure fiscali, economiche e sulle privatizzazioni concordate con Bce e Fmi. Solo Dopo il via libera del governo ellenico a queste misure arrivare la quinta tranche di 12 miliardi. Una tranche che fa parte del prestito da 110 miliardi concesso nel 2010. 

 

A quel punto si potrebbe aprire anche la cosiddetta Fase 2 del salvataggio al quale, come detto più volte, parteciperanno anche i privati.

 

Il primo appuntamento è previsto per il 3 luglio, quando si riuniranno a Bruxelles i ministri finanziari dell'unione monetaria. Poi l'11 luglio nuova riunione (prima dell'Ecofin). Tra queste due date si giocano le carte per il secondo prestito alla Grecia nella speranza che il mondo bancario e le agenzie di rating si convincano che il roll-over non è un 'credit event', non prefigura né maschera una situazione di fallimento. 

 

 

Se però le date dei prossimi passaggi sono chiari, quello che ancora non è chiaro sono le dimensioni del nuovo pacchetto e le condizioni del roll-over.

 

Per ora, secondo quanto pubblicato dalle agenzie, si parla di 80 miliardi di euro, ma non è chiaro se la parte sostenuta dai privati che manterranno l'esposizione sui titoli greci e accetteranno titoli a un tasso di interesse inferiore a quello di mercato vada aggiunta o sia già compresa. Oggi il premier greco Georges Papandreu ha indicato che il nuovo piano mobiliterebbe circa 110 miliardi di euro, avendo una dimensione vicina al primo, ma l'esatto valore dipenderà dall'apporto dei privati.