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La Grecia? È come l'Italia degli anni Novanta

6/14/2011 | Italo Marchesi

Mario Draghi è convinto che la Grecia possa essere salvata perché è in condizioni simili, se non migliori, a quelle del nostro paese all'inizio degli anni '90. E l'euro è...


 

Mario Draghi, in un'audizione davanti alla commissione Problemi economici e monetari del Parlamento europeo, parla quasi da "presidente" della Bce. Unico candidato alla guida della Banca Centrale Europea, il governatore della Banca d'Italia si dimostra subito in linea con il suo futuro ruolo: definisce l'euro "un successo" e invita a non abbandonare la Grecia e i paesi in difficoltà.
 
L'euro "è un successo, che neanche la crisi può rimettere in discussione", afferma Draghi che, in linea con la Bce, si dice contrario a una ristrutturazione o default di un Paese. 
 
"La Bce ha espresso una posizione chiara che condivido" ha affermato l'attuale governatore di Bankitalia. "Non è favorevole alla ristrutturazione ed esclude tutto quello che non sia volontario". Detto questo Draghi è convinto che la Grecia possa essere salvata, anche perché l'Italia degli inizi degli anni '90 "era in condizioni forse peggiori di quelle in cui si trovano oggi la Grecia e il Portogallo, ma ce l'abbiamo fatta". "Dobbiamo credere che si possa fare", ha affermato. 

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