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10/28/2016 | Marcella Persola
Mediobanca ha chiuso il primo trimestre dell'esercizio con un utile in aumento dell'11% passato da 244,3 milioni a 270,7 milioni di euro che riflette la crescita del risultato operativo passato da 194,9 a 226,9 milioni (+16%). I ricavi si sono attestati a 526 milioni (+4%), e beneficiano per 11 milioni dell'apporto di Cairn Capital e del ramo d'azienda di Barclays Italia acquisito da CheBanca!.
Guardando nel dettaglio il settore ha contribuito al 56% degli impieghi che hanno totalizzato 36,6 miliardi e al 57% della provvista che è stata pari nell'insieme a 49,5 miliardi. Nello stesso periodo del 2015-16, invece, il corporate prevaleva negli impieghi con il 52% contro il 48% retail, mentre per la provvista il retail era già al 55% contro il 45% del wholesale.
Da rilevare inoltre che il risultato operativo pari a 226,9 milioni (+16% sull'anno precedente e +27% sul trimestre precedente) si colloca grazie alla crescita del consumer sui migliori livelli degli ultimi anni. In particolare il margine di interesse cresce del 3,9% a 314,2 milioni, sempre trainato dal consumer banking (251,4 milioni da 217,5 milioni), che ha più che compensato la flessione del wholesale banking. Il consumer (Compass) ha segnato un utile netto trimestrale di 65 milione (+65%), "miglior risultato di sempre". Il retail banking (CheBanca), caratterizzato dall'incorporazione dal 26 agosto del ramo Barclays, chiude con un utile di 2,8 milioni (da 2,2 milioni lo scorso anno) e i ricavi aumentano del 13,9% per l'incremento del margine di interesse (+8,1%) e delle commissioni (+38%), cui concorre in buona misura Barclays (5 milioni di margine di interesse e 2,1 milioni di commissioni). La provvista retail cresce da 10.724 a 13.780,4 milioni per effetto dell'acquisizione Barclays.
Passando all'attività wholesale, l'utile trimestrale ammonta a 22,2 milioni, in crescita del 32,1% rispetto allo scorso anno malgrado i minori ricavi (-11,5%) ed i maggiori costi (+2,7%) compensati dall'assenza di rettifiche su crediti. Il private banking ha segnato un utile di 8,1 milioni (da 7,7 milioni lo scorso anno), spinto dalla ripresa dei ricavi (+18,6%).
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