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8/4/2016 | Massimo Morici
La banca americana JP Morgan stava per mettere le mani su Mps, ma all'ultimo ha deciso di fare un passo indietro per il timore di un veto da parte delle autorità americane e di una possibile levata di scudi in Italia. Lo rivela l'agenzia Afp, secondo cui l'ipotesi elaborata da Jamie Dimon, numero uno della banca americana, e da Daniel Pinto, responsabile dell'investment banking, prevedeva l'acquisizione di Mps. Il piano, tuttavia, sarebbe saltato: i top manager temevano che le autorità Usa non avrebbero apprezzato che una banca americana corresse a salvare un istituto europeo.
I regolatori, infatti, stanno lavorando per ridurre la taglia delle banche sistemiche il cui fallimento potrebbe minacciare la stabilità del sistema finanziario Dimon, dopo averne parlato nella sua visita in Italia a luglio con Renzi, alla fine ha desistito e Mps è andata avanti con l'attuale soluzione: cessione dei crediti non performati e ricapitalizzazione da 5 miliardi con Jp Morgan che sarà fra gli istituti che garantiranno l'operazione.
Stando a indiscrezioni riportate dal quotidiano La Repubblica, fra le condizioni poste da JP Morgan per garantire l'aumento di capitale pare ci sia soprattutto la stabilità politica inItalia, con la permanenza del premier Renzi.
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