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5/31/2011 | redzione
Bruxelles prende tempo sui requisiti di liquidità previsti da Basilea 3.
Infatti gli organi comunitari non includeranno dettagli vincolanti relativi al rapporto di liquidità di breve termine nella Crd4 (la direttiva che introdurrà le regole di Basilea 3 nella legislazione europea).
La decisione prenderà così in considerazione la preoccupazioni di numerosi operatori per gli effetti dei requisiti più stringenti sulla liquidità. Infatti queste paure hanno spinto l'associazione bancaria europea e quella delle imprese all'invio di una lettera a Michael barnier, commissario Ue per il mercato interno, da parte, per evidenziare i rischi per il costo della raccolta e per i finanziamenti alle aziende.
La commissione non ha ancora rinunciato all'introduzione del Liquidity coverage ratio di Basile3, ovvero il requisito minimo che dovrebbe gfarantire alle banche di resistere per 30 giorni a uno shock di liquidità, come quello di Lehman Brothers.
Prima di ufficializzare il nuovo indice saranno valutate fino al 2014 le possibili conseguenze per l'economia; il coordinamento dei dati sarà affidato all'Eba, l'autorità di vigilanza Ue guidata dall'italiano Andrea Enria.
La direttiva Crd4 richiamerà le banche ad avere liquidità a breve sufficiente , anche se per i dettagli tecnici bisognerà aspettare il 2014.
Nessun dettaglo invece per il rapporto di liquidità a lungo termine, per il quale però c'è più tempo a disposizione poichè secondo Basilea entrerà in vigore a partire dal 2018.
Nella lettera Ebf-Business Europe sono stati forniti stime della Cebs che indicano un buco di liquidità per le banche Ue di 1000 miliardi di euro per l'indicatore di breve termine e di 1800 per quello a lungo. si specifica che in Europa il credito alle imprese dipende per il 75% dalle abnche mentre negli Usa il dato è del 25%.
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